1. Evelina


    Data: 16/06/2019, Categorie: pulp, Autore: Vandal, Fonte: EroticiRacconti

    ... deferente e per nulla desiderabile. Come una banale donna di strada con lui che estraeva l’attrezzatura e lei che si metteva a succhiarglielo per bene. Poi,lui si alzava, andava in bagno e poi a dormire.
    
    Evelina si convinse che avesse un’altra. Una sera raccolse tutto il suo coraggio e gli chiese “Ti vedi con un’altra?”
    
    “E anche se fosse?”
    
    “Beh.. siamo..noi siamo..”
    
    “Sposati” ed era scoppiato a ridere “Quanto sei scema”
    
    E la cosa era andata avanti ancora per un po’. Con l’Osvaldo che usciva presto la mattina e rientrava tardi la sera. Con lui che si faceva una doccia e con l’Evelina che gli preparava lo stinco
    
    Una sera vennero invitati a cena fuori, dai Zenotti. Loro, gente di successo: lui medico, lei avvocato. Due divi del cinema, belli da fare invidia ai divi di Hollywood. Evelina si sentiva fuori posto. Parlò poco, lasciando il campo all’Osvaldo e ai due coniugi. Aveva notato gli sguardi che si scambiava con la Veronica Zenotti. Certo, bella era bella ma, flirtare con lei presente. E il marito non se ne accorgeva. O faceva finta di niente.
    
    Tornando in auto, lei disse “E’ lei?”
    
    Lui rispose con un tzè “Una gran vacca da monta” scoppiò a ridere
    
    “Attento!” gridò Evelina. Un tizio con l’aspetto trasandato era sbucato così dal nulla e l’Osvaldo aveva sbandato e frenato. Mentre Evelina sbatteva di faccia contro il finestrino laterale. Osvaldo era sceso ed era andato verso il tizio ma, invece di aiutarlo, chiederli se stava bene, lo insultò e lo ...
    ... prese a pugni. Evelina, sconvolta, non poté fare a meno di rimanere lì ad osservare impietrita quella scena.
    
    Quando rientrarono a casa, lui non la guardò neppure. Chiese solo lo stinco. Andò a farsi una doccia ed uscì andando di filato in cucina “Dove cazzo è il mio stinco?”
    
    Evelina prese la sua decisione in un attimo. Si levò i vestiti.
    
    II
    
    L’ispettore Cardone osservò Evelina con aria afflitta. Stava sorseggiando il caffè che la donna aveva preparato: macchiata con poco zucchero “Dunque, Evelina, come è andata veramente?”
    
    “Gliel’ho detto. Non lo so. Ero in doccia, ci sono stata dieci minuti. Osvaldo era qui in cucina che aspettava il suo stinco. Qualcuno avrà suonato alla porta e lui è andato ad aprire” spostò lo sguardo a terra dove un tecnico della scientifica stava effettuando dei rilievi attorno alla sagoma disegnata con il gesso “C’era un tizio, stavamo tornando dalla casa degli Zenotti. E’ sbucato così e momenti finivamo fuori strada. Osvaldo è sceso ed è andato dal tizio ma, invece di soccorrerlo lo ha picchiato. Poi è rientrato come se nulla fosse e siamo tornati a casa”
    
    “Chi era questo tizio?”
    
    “Non lo so. Un tizio” scosse la testa “Oh, giusto Cielo” si alzò “Mi scusi, ho lo stinco nel forno”
    
    “Evelina..” l’ispettore si alzò
    
    “Uh, buon profumo” disse uno degli agenti presenti
    
    “Il mio stinco.. Ne vuol un po’?”
    
    “Oh, non vorrei approfittarne”
    
    “Ma no, che dice. All’Osvaldo piaceva tanto.. Mi farebbe piacere”
    
    “Evelina” l’ispettore la ...