1. La dominazione di francy


    Data: 11/06/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: dreamerland20, Fonte: Annunci69

    Non saprei dire come tutto iniziò. Sono stato per qualche anno il capo di Francy. Al lavoro lei è sempre stata introversa e riservata, una ragazza molto sensibile e dalla vita privata tumultuosa: i colleghi vociavano spesso delle sue storie tanto intense quanto rapide. La sua facilità a passare da un ragazzo all’altro sembravano stridere con quel carattere chiuso e con la estrema permalosità.
    
    Qualche anno fa lei è stata destinata ad altra area dell’azienda. Nonostante non ci siamo persi di vista e abbiamo mantenuto un buon un rapporto personale. Lei ha sempre mantenuto quell’atteggiamento di subordine rispetto a me. La sua rilocazione, se da un lato mi è professionalmente dispiaciuta, mi ha permesso d’altro canto di poter essere meno attento al mio comportamento nei suoi confronti... Sì, ci ho provato! Il vociare della sua facilità nel saltare da un uomo all’altro mi aveva dato l’illusione di poter aver sperimentare (per la prima volta) il sesso con una rossa. Dopo settimane di assedio, Francy però aveva infine sentenziato:
    
    “Senti Max, sei simpatico e sto bene con te ma sei impegnato, e io non...” annegando l’ovvia conclusione della frase in un sorso di caffè.
    
    Del resto la macchinetta del caffè è il posto ideale per le relazioni di lavoro. Nel mio caso è stato il primo strumento di dominazione.
    
    “Secondo me staresti benissimo con delle scarpe a tacco alto”. Sorso di caffè. Dalla settimana successiva inizia portare scarpe col tacco (lei è alta un metro e ottanta, ...
    ... motivo che la portava ad indossare solo scarpe a suola piatta).
    
    “Questo smalto ti dona, ce l’hai uguale anche sulle dita dei piedi?”
    
    “No, non metto lo smalto. E poi.. non mi piace mettere in esposizione i miei piedi.”
    
    “Perchè?”
    
    “Non mi piacciono”
    
    “Non ci credo, mi piacerebbe vederli.... Cosa prendi? Solito cappuccino?”. La sera stessa ricevo in chat una foto dei suoi piedi con le unghie smaltate. In effetti ha un piede importante e la cosa che odio di più: l’illice (il dito subito dopo l’alluce) molto più lungo dell’alluce. Piede greco a parte la foto mi produce una certa eccitazione. Le rispondo che sono bellissimi e che dovrebbe adornarli con un bel sandalo per permettermi di ammirarli ogni volta che ci vediamo per il caffè. Lei non risponde. Anzi, non si fa sentire per qualche giorno. Non è una cosa nuova, è capitato altre volte; decido di lasciarla decantare, tanto sarebbe inutile cercare di intuire che tipo di conclusioni la abbiano portata al silenzio. Il successivo venerdì mattina mi propone di accompagnarla in pausa pranzo a prendere un paio di sandali. Bingo! Ovviamente accetto, il cazzo mi diventa duro e ci rimane fino a sera. Ricordo il forte imbarazzo di Francy, probabilmente temeva che qualche collega ci vedesse facendo chissà quali congetture; verificato che il negozio era “sicuro” si è tranquillizzata e lo shopping è stato piacevole. Non volevo esagerare e le ho suggerito un paio di scarpe sobrie, tacco largo, che lasciassero in esposizione le dita ...
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