Il completo blu - Racconti Erotici

Il completo blu

... con mano i fianchi, per poi constatare che anche la cintola era sofferente e che il bottone quasi schizzava via se si fosse insistito nel chiuderli.

Mi ritrovai praticamente con le dita di Diego che, strattonando la cintola dei pantaloni, strusciavano con forza sul mio inguine.

Era alquanto paradossale, a tratti quasi comica la scena vista dall'esterno: io inebetito, strattonato con forza e lui noncurante lì a tastare...

Eravamo praticamente quasi appiccicati, avrei avuto i suoi occhi nei miei e il suo fiato misto al mio, se non fosse per il fatto che lui, con la testa abbassata, era intendo a testare la cedevolezza del tessuto. Potevo avvertire il piacevole accennato profumo di fresco che emanava: sapeva di estate, di sole...

- Nulla, toglili -

mi disse quasi con fare autoritario.

- Peccato perché ti facevano un culo niente male -

aggiunse ridacchiando con fare graffiante.

Ero tra lo "sconvolto", per l'ostentata libertà che questo ragazzotto si stava prendendo, e il "curioso", per il gioco che si stava intavolando e che in fondo, stranamente, sembrava quasi gratificarmi nella mia dimensione di maschio alfa.

Intanto che Diego andò a prendere la taglia giusta da sottopormi, io ne approfittai per liberarmi dalla morsa del pantalone sbagliato e prendere così finalmente aria.

La sua voce annunciò l'imminente ritorno e con fare spavaldo allungò la mano oltre la tenda per assicurasi che ricevessi la nuova proposta di pantalone, senza rinunciare a ...

... quel pizzico di divertita irriverenza che ormai quasi mi aspettavo.

- Tieni, prova questi -

disse porgendomi il pantalone oltre la tenda chiusa

- Tranquillo non entro, non sia mai che ti veda in mutande -

aggiunse, sapendo di provocarmi.

Non volli sopportare altro e sorprendendo prima me e poi lui, aprì la tenda con indosso solo gli slip bianchi che aderivano perfettamente al mio corpo, contenendo al meglio un'asta di giuste dimensioni e due palle piene e voluminose che da parecchio non trovavano sfogo.

Presi il pantalone dalle sue mani ed aggiunsi:

- Nessun problema a farmi vedere in mutande da te. Tutto sommato penso di avere tutto nella norma -

Stavolta, era evidente, lo avevo spiazzato io. Non riuscì a rispondermi a tono a quella che era stata chiaramente una mia provocazione e si limitò ad abbozzare un sorrisino compiaciuto.

Si stava creando una situazione anomala ma piacevole ed a tratti quasi eccitante. Non stava nascondendo forse il fatto che mi trovasse un bell'uomo ma ancor di più traeva piacere nell'imbarazzarmi.

Non nascondo che sapeva farci il ragazzotto, nei modi spavaldi ma educatamente irriverenti. Di volta in volta sembrava quasi voler forzare moderatamente la mano per capire fino a che livello potersi spingere.

Ed ero stranamente e piacevolmente sorpreso dalla mia reazione. Ben lontano dallo stupore iniziale, mi lasciavo guidare dallo scorrere degli eventi. Mi ritrovai a sorridere alle provocazioni di un giovane uomo e ancor di ...