Vacanza a torre del lago
Data: 03/06/2019,
Categorie:
Trans
Autore: angietrav, Fonte: Annunci69
... al culo, lo palpeggia, lascio fare; infine mi prende per la vita mi tira a se e mi bacia con forza… , mmm che bello!. E' un giovane carino, forse sui 20 anni, sa di pulito ed è gentile. “Vieni con me al residence?" gli chiedo, “volentieri”; “bene, seguimi”, lui è in motorino. Giunti al residence gli offro da bere, "aspettami che vado in bagno a rinfrescarmi". Mi doccio, mi lavo bene dentro e metto del gel nella figa anale, rivedo il trucco. Abbiamo fatto poi l’amore con dolcezza. Il giovane è amante delle trav e sa come accontentarci, mi ha leccata dappertutto, mi ha anche scopata benissimo (con preservativo), mi ha baciato con foga e quindi si è messo a carezzarmi la figa anale.... “mmm è proprio una figa”, “sai mi piacciono le dilatazioni, ed è bella aperta perché mi piace ricevere il fisting”, “anche a me farlo!”. E così si è messo il guanto di lattice, ha preso il gel, io il popper, e mi ha fistato con “savoir faire” entrando con delicatezza e poi stantuffandomi con la mano ad astuccio, per finire con la mano a pugno chiuso e gran determinazione; cosicché ogni volta che usciva mi lasciava svuotata ed in ansiosa attesa di un’altra entrata del suo pugno… penso di aver gridato per l’orgasmo e mi avranno certo sentito i pochi clienti del residence. Nel pomeriggio mi riposerò sul terrazzino e verificherò. Il giovane appagato se n’è andato e mi ha lasciata in estasi e con la figa anale pulsante, aperta ed ancora vogliosa.
Fuori c’è un bel sole caldo. Ho fatto ancora una ...
... doccia rinfrescante, lavandomi dentro e fuori. Mi siedo sul terrazzino a fumarmi una sigaretta e bere un succo di frutta. Solo il pareo mi copre parzialmente l’inguine, lasciando intravedere molto del mio corpo già abbronzato e depilato, indosso il reggiseno giallo del bikini. Mi guardo intorno, sembra non ci sia nessuno, però forse qualcuno sbircia da un terrazzo, per provocarlo mi passo un dito sul figa anale e lo succhio... non succede niente, pazienza. Poi mi preparo per fare la consueta passerella sul lungo lago: ben truccata, senza eccedere questa volta, con il vestito a fiori, le zeppe rosse ai piedi, la parrucca bionda. Sono le 5 di venerdì e c’è più gente. Passeggio avendo cura di mantenere un portamento eretto e con i fianchi che ancheggiano. Siedo su una panchina e subito si siede anche un giovane sui trent’anni, ben vestito: “Ciao, piacere Mario, sei tu che hai un appartamento al residence, se non mi sbaglio ti ho vista sul terrazzino, mi hai incuriosito e ti ho seguita; perdonami, ma … non sei una donna…”; “ciao, piacere mio, non devi scusarti, sono contenta di conoscerti; sì sono io e non sono una donna, però sì, mi sento molto femmina”, “mmm … bella risposta, interessante, che facciamo?”, “al momento niente” dico io. “Posso venirti a trovare verso le 8? Magari usciamo a cena, ti va?”; "grazie, ti aspetto per le 8 all’appartamento 3c, questo è il mio telefono…”, “a dopo cara”: bacetto.
Per le 8 sono pronta, ben lavata, lubrificata e profumata, indosso il solito ...