Below her mouth - Zozzerie in bagno fuori concorso
Data: 03/06/2019,
Categorie:
Masturbazione
Autore: Il-legale, Fonte: EroticiRacconti
... temperatura dell’acqua divenne ancora più incandescente.
Come sempre succede quando il desiderio prende il sopravvento su tutto il resto, le iniziali dolci carezze divennero rapidamente lussuriosa masturbazione. Le dita dentro la sua carne cominciarono una spasmodica ricerca del più lascivo piacere, che la sua voce a stento riuscì a reprimere.
Era quasi pronta, stava per esplodere, ma mancava ancora qualcosa.
Facendo violenza su se stessa fermò le sue mani e con esse la disperata corsa verso l’orgasmo. Prese fiato. Sollevò leggermente il tappo della vasca e lasciò scendere piano il livello dell’acqua.
Quando ormai c’era solo schiuma a coprire il suo corpo nudo, aprì il rubinetto al massimo della pressione, fece leva sulle sue braccia ai lati della vasca e portò entrambe le gambe verso l’esterno.
Nel film quella assurda posizione sembrava molto più semplice, per cui prese all’istante l’irrevocabile decisione di licenziare il suo personal trainer non appena tornata a Milano.
Nonostante i suoi flaccidi muscoli, il desiderio di godere in quel modo apparentemente ridicolo le donò una forza che non pensava di avere. Fece leva su tutti e quattro gli arti, avvicinò lentamente ...
... la sua figa al violento scrosciare dell’acqua dal rubinetto, poi finalmente fu travolta.
La sensazione fu afrodisiaca, estenuante, meravigliosamente appagante. Sopraffatta da quel inaspettato insolito piacere, Chiara iniziò a tremare, ad ansimare per l’affanno, a godere impudentemente senza alcuna remora di essere sentita. L’acqua schizzò ovunque per qualche infinito istante poi finalmente un violento orgasmo esplose tra le sue cosce.
Le braccia cedettero di colpo e si lasciò andare giù nella vasca, che stava tornando a riempirsi. Assaporò ogni istante di quel piacere con voluttuosa avidità mentre l’acqua continuò inflessibile a cadere con violenza sul suo corpo nudo, fino a sommergerle anche il viso.
Era finalmente in apnea anche lei, senza pensieri, in balia e coccolata dalla sua lussuria.
Le gambe rimasero appoggiate sul bordo della vasca, mentre i piedi trovarono un comodo appoggio sulla finestra che dava sul cortile dell’Hotel.
Se qualcuno degli ospiti dell’albergo li avesse visti lì, spiaccicati sulla finestra, avrebbe fatto fatica a capirci qualcosa; ovviamente ad eccezione di quelli che conoscono “Below her mouth”, per loro sarebbe stato tutto molto chiaro.
Fine