Bellissima concomitanza
Data: 01/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... dalla sua volontà. In quella circostanza rimase ferma, a quel punto lui s’avvicinò, una donna eccitata forse non si vede a occhio nudo, tuttavia se ne può avvertire l’odore anche a distanza. Quando lui fu abbastanza vicino, così che lei poté annusare la fragranza fresca del suo profumo, lei capì quali sembianze poteva avere il diavolo, allora si girò per avviarsi verso l’uscita. Non voleva scappare, auspicava soltanto che lui ne seguisse il suo odore, comprendere se lui stesse immaginando come si sentiva e quanto c’era di lui in quell’umidità che si sentiva fra le cosce.
Appena fuori si sentì urtare, si voltò e il suo sguardo si perse nuovamente dentro quegli occhi che stavolta non sorridevano, giacché a lei sembrò naturale affiancare il suo passo a quelli dell’uomo. Camminarono un po’ senza parlare, constatando che quel desiderio esploso così all’improvviso è un desiderio tale che gli si può mancare di rispetto, dal momento che a lei sembrò la cosa più innata del mondo impugnare per mano l’uomo per metterselo vicino, lui agguantò la sua mano ma subito la lasciò e mise la sua sulla sua schiena. Alcuni istanti dopo lei la sentì digradare fino alle chiappe accorgendosi che lui stava sollecitandole il passo, pochi metri dopo si ritrovarono davanti al portone d’ un piccolo e anonimo albergo, lui la guardò e sempre senza parlare ottenne la risposta dagli occhi di lei che ormai imploravano la totale lussuria dei sensi. Si presentarono in quel modo all’accettazione, lui aprì il ...
... portafoglio per esibire il documento e lei non cercò nemmeno di sbirciare per scoprire come si chiamasse l’uomo dagli occhi di brace, prese il suo e lo consegnò all’impiegata:
“Prego, al quarto piano, la camera numero undici”.
Non utilizzarono l’ascensore, bensì salirono a piedi quasi per voler volutamente estendere in maniera soave quella gradevole agonia. Lui in quell’occasione la prese per le spalle avvicinando la sua bocca proprio al punto in cui lei se l’era immaginata in libreria, cingendole sia il collo che le spalle. Adesso lei percepiva tutto, anche la sua eccitazione che saliva e mentre pensava a quel cazzo gonfio disponibile per lei, la sua fica s’inondò di nuovi fluidi, così agguantò la sua mano e lo accompagnò, lui le spostò lo slip infilandole dentro prima un dito poi un altro:
“Non bloccarti, prosegui” – queste le prime parole, che uscirono dalla sua bocca dopo molto tempo.
“Voltati” – enunciò lui, poiché a lei sembrò di non aver mai ascoltato una voce più bella e soave di quella.
Lei si girò verso la parete mentre lui sollevava delicatamente la sua gonna, con fermezza le abbassò lo slip e lei agevolandolo piegò leggermente le reni captando che lui si stava liberando dei pantaloni, poi lo afferrò per i fianchi e finalmente lei poté percepire il suo cazzo duro come il marmo dove fino a un attimo prima sgorgava solo il suo desiderio. Lei si piegò per riceverlo e lui iniziò a spingere prima lentamente, lei pensava a lui mentre esaminava la sua fica ...