1. Con i collant sul treno


    Data: 24/05/2019, Categorie: Feticismo Autore: Giulia LiberaMente, Fonte: EroticiRacconti

    ... anche il mio footjob, malgrado la mia inesperienza, glielo leggevo negli occhi. Il suo pene era incastonato perfettamente nell'incavo dei miei piedini, che lo massaggiavano senza fretta. I collant si sono bagnati in fretta, grazie al precum che produceva in abbondanza; la sensazione di umido sui piedi mi dava quasi fastidio, provocandomi qualche brivido di freddo, ma non mi importava granchè.
    
    Poi è successo qualcosa, qualcosa che non mi sarei aspettata, un'attenzione da parte sua quasi fuori contesto.
    
    Anzi no, ma questo posso dirlo solo ora, nel presente.
    
    Si è tolto la giacca e me l'ha appoggiata sul ventre e sulle cosce. No, non per celare il nostro gioco a sguardi indiscreti, perché cazzo e piedi sono rimasti scoperti e bene in vista, proprio per me, per i miei brividi.
    
    "Non prendere freddo, piccola"
    
    Gli ho sorriso. L'avrei baciato.
    
    Ma no, non c'era tempo.
    
    La solita voce metallica aveva appena annunciato che ci trovavamo nell'ultima fermata prima della mia.
    
    Ho sospirato, lui deve averlo percepito.
    
    Mi ha sorriso lui, allora, e ha chiuso gli occhi.
    
    Mi ha sfiorato i piedi, aiutandomi nei movimenti, per aumentare il proprio piacere.
    
    Lo sentivo caldo, in diretto contrasto col freddo che sentivo io; almeno fuori, perché dentro ero fuoco e fiamme.
    
    È stato in quell'attimo che ho compreso che i piedi sono una mia zona erogena; in quell'attimo che ho pensato a come mi sarei masturbata quella sera, ripensando alla nostra avventura.
    
    Ma quel ...
    ... momento era il loro, di Gioele, del suo cazzo e dei miei piedi. Sì, perché guidati dalla mano esperta del ragazzo, anche loro si stavano godendo la loro fetta di piacere.
    
    Lentamente si muovevano su, sino a coprire per intero una cappella ormai gonfia e rossa, quasi violacea, poi giù sino a sfiorare i testicoli perfettamente depilati, sodi e gonfi di sperma. Poi ancora, su e giù, in un massaggio erotico ed eccitante, reso perversamente magico dal contesto.
    
    Non lo stavo masturbando, no, stavamo facendo sesso, solo che stava scopando una parte inusuale del mio corpo.
    
    Sì, perché i piedi contengono nervi recettori che raggiungono e stimolano l'intero corpo, avevo letto da qualche parte. Non so se sia vero oppure no, ma per assurdo che possa sembrare, mentre il ragazzo del treno raggiungeva l'orgasmo, schizzando il suo piacere sul tessuto dei miei collant, mi sono sentita pervadere dai brividi.
    
    Sarebbe bastato un nulla: un bacio, una carezza, un tocco appena accennato sul mio corpo per farmi detonare.
    
    Ma non è arrivato nulla, non in tempo, almeno.
    
    Derubata di un orgasmo che mi sarei concessa da sola, più tardi, mi sono comunque concessa il gusto di godermi il resto; di godermi, cioè, un Gioele che con cura - anzi potrei dire con devozione - mi ripuliva, usando la stessa attenzione già riservatami in precedenza, con la lingua, lavando via ogni goccia della sua sborra ancora calda.
    
    Ha insistito per essere lui a rimettermi le scarpe, mentre io non riuscivo a smettere di ...