1. Getto Mattutino


    Data: 21/05/2019, Categorie: Masturbazione Autore: Vandal, Fonte: EroticiRacconti

    ... balcone così impunemente?
    
    Poi scoppia a ridere. Chissà se lo fa sempre?
    
    Giorno 2.
    
    La solita routine del mattino. Dopo la colazione, sul balcone, ad ammirare il sorgere del sole, il cazzo già in mano. Afferrare, masturbare, aspettare, bloccare, rilasciare. Spruzzare giù dal balcone. Goduria.
    
    Julia si è acquattata contro il muro, lo sguardo verso l’alto, in attesa. E’ lì da dieci minuti quando, una finestra al terzo piano si apre. Sarà lui? Si chiede. Tre minuti ed eccolo, il getto biancastro che vola giù dal balconcino e finisce verso le rose. Julia si è già mossa. Il suo piano è semplice. Si è vestita con una maglietta a righe colorate dalle spalle e la pancia coperta, una mini che lascia ben poco all’immaginazione. Si sposta quel tanto, il getto la colpisce sulla spalla destra scoperta. SPLATT. Qualche schizzo sulla faccia, un po’ giù dal braccio, un po’ sulla scollatura. Sorride. Ok, vediamo che faccia hai. Spero tu non sia un vecchiaccio maniaco
    
    Joly. La sua immagine non va via dal suo cervello. Accidenti a lei e a quel bastardo di Roberto. Seghe e pompini, qualche scopata. E poi, la maledetta, lo tradisce con il suo collega d’ufficio. Maporcadiquellamerdabastarda!.
    
    Suonano. “Chi cazzo è?” fa tra sé guardandosi in giro. Suonano ancora “Un attimo!” boxer, un paio di pantaloncini, canottiera. Di corsa fino allo spioncino. Carina. Una ragazza di circa ventanni, ricciuta, castana chiaro. Un po’ magra ma, niente male. Ma cos’ha sulla faccia?
    
    Apre ...
    ... “Sì”
    
    Lei si indica la spalla, lo strano liquido biancastro dall’aspetto famigliare “Credo che questo sia tuo”
    
    “Ah, ehm” fa lui interdetto
    
    “Lo sperma intendo” sorride lei “Non dire ‘Non so di cosa tu stia parlando’, perché ti ho visto. Il minimo che puoi fare è invitarmi ad entrare” e, senza aspettare risposta, entra di corsa lasciando lui fermo sulla soglia, a fissarla interdetto
    
    “Ah, prego, fai pure”
    
    Lei afferra un tovagliolino di carta e si pulisce il liquido. Poi, affacciata alla porta, contempla il panorama di tetti davanti a lei “Bella vista. Mi masturberei anche io con questo panorama”
    
    “Scusa, non ho capito il tuo nome” dice lui affiancandola
    
    “julia” porge la mano
    
    “Alex” dice Lui
    
    “Piacere di conoscerti” sorride lei
    
    “Ah, ehm, scusa per..” si indica la faccia “Io.. non guardo. Sai, i miei calcoli mi davano il cespuglio di rose eh, beh..”
    
    “ tuoi calcoli sono giusti. Ieri mattina stavo vagando lungo il viottolo qua sotto. Ero un po’ incazzata con il mio ex.. Beh, ero molto incazzata con il mio ex. Mi sono fermata qui e ho visto il tuo sperma su una delle rose. Mi sono chiesta se era una cosa che facevi ogni giorno. Così, questa mattina, sono venuta per vedere”
    
    “Che ci facevi in giro così presto al sabato mattina?”
    
    “Notte di incazzatura. Ho scoperto il mio ex in auto con la gelataia in fondo alla strada. E, gli ho tirato un sasso sul parabrezza e me ne sono venuta via”
    
    Al nome gelataia, Alex ha un moto di stupore “Joly?” chiede
    
    “La ...