1. 022 onda calabra . la pausa di cumcontrol


    Data: 21/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: CUMCONTROL, Fonte: Annunci69

    ... ricchiune”.
    
    Come U ricchiune!
    
    È li che ho capito che non ero ancora stato accettato del tutto dalla comunità calabra in oggetto.
    
    Bisognava che il popolo mi amasse in qualità di prescelta di un esimio rappresentante di quella affascinante comunità precolombiana.
    
    Insomma. Bisognava dare al popolo un segno di fratellanza, di appartenenza.
    
    Non è stata forse abile Evita Peron nel conquistarsi il favore delle masse sbattendosi ad essere “una di loro”?
    
    Infatti, entrato nella camera della morta, ho fatto un sommo respiro, e mi sono buttata a pesce sulla stupefacente Coletta morta come se non ci fosse più un domani.
    
    Coleeeeeeeee - ho strillato non senza raccapriccio. Ero forte nell’interpretare questo dramma, ne ero pregna direi, per un profondo amareggio interiore, poiché avrei voluto una mise più consona alla parte da me interpretata. Utile alla disgrazia sarebbe stata una adeguata busta di fagiolini anziché la cappelliera da viaggio diplomatico.
    
    Uno dice si ma che ci fai con la busta di fagiolini. Beh, avrei esitato sull’uscio della camera ardente con la busta, come una popolana vera richiamata al mercato e informata della morte di Coletta, e rovesciata in terra la predetta busta, mi sarei fiondata e gambaletto sdrucito, a mezzo polpaccio direi, con tanto di scarpa ortopedica e pezzi di prezzemolo tra i denti.
    
    E così mi sono messa a strillare.
    
    Suoni acuti, che ti posso dì, gorgheggi, seguiti da una lunghissima coda lamentosa come un’ambulanza che ...
    ... tutti avrebbero detto ammazza se questa non è degna.
    
    A dimostrazione che le prefiche non valessero una emerita minchia se comparate a me che a pieno diritto ormai facevo parte del clan, mi sono data alla doglianza più sopraffine, agitando il collo e le mani di fatto aggrappate sul bordo bara, tanto che la medesima - la bara - si è messa a vacillare tutta sui cavalletti.
    
    Ovviamente la melodrammaticità del gemito andava sovrascritto al dolore già di per sé scomposto delle comari. Insomma, ero finalmente meritevole di quella comunità.
    
    Io, si, la Evita Peron di tutte le Calabrie.
    
    E siccome non sono una scema, conosco l’ardore religioso di quei popoli, e ho urlato.... “Prendetemi per pazza siii pazza per Gesùuu”, disfando la deceduta tanto che il mio fidanzato sarebbe giunto a breve per piangere insieme e dimostrare a tutti che eravamo una coppia unita.
    
    Sì che raggiunta dagli addetti del servizio mortuario e dal mio fidanzato ovviamente, sono stato trascinato via come una zuccheratissima merluzza.
    
    Ovviamente io, immersa nel ruolo della prefica impazzita, ho urlato lasssaaaatam' ma mi hanno strattonata con molta energia.
    
    Poi ho attraversato il corridoio trascinata a strascico da sotto le ascelle, e che stavo cosi tanto nella parte della disperata per zia Coletta da ricordare solo le luci del corridoio, gli estintori e gli schiaffi di tutti.
    
    E quando sono uscita, il mio fidanzato mi ha sferrato un inaspettato calcio in culo che sono finita dritta dritta sotto il ...