022 onda calabra . la pausa di cumcontrol
Data: 21/05/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: CUMCONTROL, Fonte: Annunci69
... sincero simulacro di bellezza mediterranea. Io credo che alla bellezza di zia Coletta mi ci dovevo preparare...
A Pizzo Calabro delle bellezze siffatte sarebbero state ordinarie. Magari la commessa di Sephora sul belvedere di Isola Caporizzuto mi avrebbe cordialmente accolto con una fava sulla fronte, con un cespuglio di sopraccigli corvini di commovente charme, e saremmo diventate così amiche che le avrei messo i bigodini ogni sera dopo l’aperitivo.
La hostess di terra dell’aeroporto di Lamezia poi, mi avrebbe sorriso candida con un una faccia colma di verruche, ma la sua cordialità avrebbe cancellato per sempre ogni mio preordinato concetto di grazia, a tal punto che avrei detestato il mio culetto senza un bel bubbone sebaceo con cui avrei fatto scoppiare il cazzo a tutti.
Insomma. Zia Coletta era da intendersi una donna dal caldo calore mediterraneo.
Anch’io volevo essere come zia Coletta. Una di loro insomma e forse il mio amore avrebbe senz’altro trovato in me l’uomo vero da amare.
Mentre stavo a pensare… lui mi fa, “Pezzo di merda ti muovi a fare sti biglietti”.
Allora sono corsa a fare il biglietti, poi ho aperto l’armadio, e mi sono crucciato non poco su che abito indossare ai funerali.
Volevo dare una immagine come posso dire.. tipo Lady Diana quando andava a vedere le bombe. Ecco.
Li per li ho cavato l’abito più consono a mio avviso che è una divisa molto giusta che se ci pensi mette in risalto la mia bella barba dai riflessi ...
... rossicci, forse brizzolata certo ma fa fascino.
L’abito era ok.
E’ l’abito che indosso nelle mie preformane di ballo su tik tok.
Insomma, l’abitino della studentella nipponica.
Ma poi è entrato Salvatore. Allora Salvatore mi ha guardato interdetto e ha detto… Dice… “Togliti stammerda di dosso”.
Uffa. Mi ha strappato il gonnellino, avreste visto come mi ha sgualcito il plissettato, e non contento mi ha cavato vie le mie paperine di lacca, mi ha chiamato Cessa, e mi ha ingiunto di vestire da uomo, e non è uscito dalla stanza fino a quando non ho annodato la cravatta.
Ma si.. mi sono cambiata.
“Come sto?” Ho fatto a Salvatore raggiungendolo nel cesso mentre stava facendo na bella cacata col telefonino in mano.
Infatti Salvatore mi ha detto… dice… Ora va meglio… ma mi ha strappato di braccio la borsetta lucida di pelle nera come la regina Elisabetta al funerale di Lady Dì.
Dalla finestra me l’ha buttata capite? Dalla finestra. E Salvatore mi ha detto testuale proprio…dice ….Non ce la fai proprio a non essere Cessa.
Cioè, hai capito? Mi ha buttato la borsetta dalla finestra.
Ovvio che ho strillato, ma non ho cavato che 2 lorde in faccia, guarda.
Ma andiamo alla sostanza.
Crotone . Ore 11.
Atterraggio perfetto.
All’atrio degli arrivi c'era la sua mamma e si sono abbracciati tutti, e c'erano anche i due fratelli, un tale Peppino e tale Michele, quest'ultimo assai gradevole di aspetto che sinceramente mi guardava con aria da convalidato ...