Ragazzo a pagamento
Data: 19/05/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Gianlucaaa, Fonte: EroticiRacconti
... capezzoli. In rari momenti mi afferra il cazzo e me lo sega un po'. È sempre durissimo.
Ma ora mi fa mettere a pecora, lo sento che si allontana fino ai suoi jeans sul prato e poi prende dalla tasca e si infila il preservativo.
Ma prima vuole giocare un po' anche col mio culetto.
Lo trova completamente liscio, pulito e profumato. Adora i miei glutei rotondi e tonici che partono da fianchi stretti e con delle eevidenti fossette di venere che ecciterebbero chiunque.
Comincia a mordere i glutei e giocare con la lingua, leccandomi dal sottopalle fino a dentro il buchino e spingendo con la punta della lingua per entrare più che può, mentre la sua barba continua a dare quel brivido in più. E mentre io ansimo lui mi dice "sta zitto cazzo, silenzio ci sentono".
Le sua mani sulle natiche che stringono e poi mollano, la sua bocca che continua ad alternare foga e delicatezza e io che mi abbandono al piacere, che per me, a differenza sua, è gratis.
Infila ora anche un dito e più sente il mio piacere e più entra in fondo e mi fa godere, spinge anche con il secondo dito. Sono così caldo ed eccitato che non ho nessuna obiezione, lo lascio entrare con due dita e ancheggio con piacere anche spingendo verso di lui per sentirlo di più, al ritmo deciso che impone lui.
Ora sento anche il suo cazzo, non lunghissimo ma abbastanza grosso, che dove le dita e la lingua hanno già praprato tutto, inizia a spingere.
Fino ad un certo punto sono rigido e teso, il suo cazzo entra a ...
... fatica, causando un leggero dolore, mi contraggo tutto, trattengo il fiato e stringo i denti, poi provo a rilassarmi, mi lascio andare e un colpo secco finale sblocca le cose.
Ora è tutto solo piacere. Ogni movimento dei suoi fianchi mi provoca un brivido intenso.
La mia mente immagina la scena da fuori: vedo la mia mascolinità e il mio fisico così atletico e possente, sottomesso a pecora dalla foga di questo personaggio che in ginocchio dietro di me mi scopa con decisione. L'eccitazione sale al massimo quando mi solleva ad alzarmi in ginocchio verso di se, e continuando a scoparmi, mi fa sentire come se il mio corpo fosse totalmente in suo possesso, con le sue mani che come serpenti avvolgono il mio corpo quasi stritolandomi.
Poi una pausa. Esce. Mi fa stendere a pancia in su. Forse l'idea che mi scopi guardandomi negli occhi è la cosa che più mi imbarazza.
Sono a pancia in su, con quella poca luce che mi illumina, tutto nudo, e lui davanti a me, mi guarda con ammirazione e perversione.
Un po'impacciato mi si butta sopra, e cerca un modo di rimetterlo dentro, io con le gambe aperte, le sollevo e sollevo il bacino per permettergli di centrare il buco già bagnato e dilatato.
E riparte con il suo ritmo, a volte regolare a volte affaticato e incostante, ma sempre con tanta foga.
Ora mentre mi scopa mi può vedere, ed ora davvero mi sento una puttanella stuprata. Mentre è sopra di me non cerca appoggio con le mani sul prato ma le sue mani stanno fisse sul mio ...