Cartomanzia - 18a parte - il prezzo della liberazione e pensieri vari
Data: 12/05/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: zorrogatto, Fonte: EroticiRacconti
... promozione e lei… beh lei si trovava in questa situazione strana, dove stava scoprendo, a tappe forzate, il sesso nel senso più ampio…
Si rendeva ormai conto che la sua vocina interna, che ogni volta le diceva «Noooo!! Non lo fare!!!», stava diventando sempre più flebile e col trascorrere del tempo stava abbandonando quelle imbarazzanti amnesie, per cui si ritrovava con fica e culo gonfi e dilatati, ma senza riuscire assolutamente a ricordare perché e, man mano era sempre più… presente quando le venivano queste disperate voglie di concedersi -concedersi a chiunque!- e godendo smodatamente sia per l’oscenità delle situazioni, sia per l’essere usata con tanto vigore e tanta efficacia.
Si stava rendendo vagamente conto che l’aver cominciato a frequentare Maestro Dido l’aveva… come dire? emancipata sessualmente… fatta crescere forse, ecco!
La cosa la imbarazzava meno di quanto pensasse fosse possibile ed anzi, un torbido piacere stava cominciando ad avvilupparla.
Stava cominciando a cambiare, a capire il rapporto con suo marito Giulio era a senso unico... nel senso che la sua assoluta devozione era ricambiata da una… una crosta di apparenza sempre più sottile e riflettendoci a mente fredda, con un certo distacco, si rendeva conto che… che come diceva uno stravagante vecchietto, che aveva conosciuto in villeggiatura coi suoi genitori, «tante briciole ti fanno capire se qualcuno lì ha mangiato… ed anche cosa!’; e lei cominciava a far caso a certe briciole che Giulio si lasciava indietro.
Era strano, ad esempio, che tornasse sempre da «massacraaaanti!« trasferte di lavoro con gli occhi allegri e l’aria rilassata ed anche, qualche volta, perfino abbronzato!
Considerando anche che Giulio aveva sempre meno voglia di stare con lei, cominciava a pensare che suo marito potesse avere un’altra o, quantomeno, che si inventasse momenti, periodi, da vivere lontano da lei…
Che avesse un’altra?