1. Cartomanzia - 18a parte - il prezzo della liberazione e pensieri vari


    Data: 12/05/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: zorrogatto, Fonte: EroticiRacconti

    «Fortuna che ho aspettato! Ho idea che con questo barbone avvinazzato ci sarà da divertirsi!
    
    E poi, riprendendo da dietro all’angolo della torre, invece che dal cespuglio là in fondo, mettendo la sensibilità del microfono al massimo, sto registrando anche ciò che dicono!
    
    Ahahahah: adesso stanno mercanteggiando: il barbone vuole baciarla in bocca e la troia non vuole e gli offre qualunque altra cosa, piuttosto che non fare quello!
    
    Ah, bene: si son messi d’accordo, alla fine, ahahaha! La puttana si farà liberare, si farà baciare dal barbone e poi gli farà un pompino… Per rifarsi la bocca, probabilmente! Gghghghgh!
    
    Eheheheh: quel pallone gonfiato e pieno di spocchia di Dido dovrà abbassare le penne, quando gli avrò fatto vedere cosa ho ripreso stasera!
    
    E son sicuro che quella mezza lesbica di Martina, dalle mie riprese otterrà un film davvero buono…»
    
    «Ohhhhhhhhhhhh…» Che sollievo!!! Il barbone le aveva liberato il polso sinistro e lei, subito, aveva tirato per disincastrare le manette dalla ringhiera e poter, alla fine, dare sollievo ai muscoli doloranti delle spalle.
    
    Mentre muoveva lentamente le le spalle per riacquistare la mobilità delle articolazioni, si inginocchiò esausta, avvertendo appena il collo della bottiglia che la penetrava per un istante più profondamente, prima di strisciare sui mattoni e scivolarle fuori da sola -per il cambio di posizione- tintinnando e rotolando poi fino al bordo della mattonata, passando sotto la ringhiera e perdendosi ...
    ... infine, rimbalzando sugli scogli lì sotto.
    
    Poi si rialzò, aiutata cavallerescamente dal barbone e l’uomo avvicinò il viso a quello di lei per riscuotere il suo premio.
    
    «Ma davvero non vuoi invece un bel pompino… o mettermelo dentro, invece del bacio?» Laura cercava in tutte le maniere di evitare l’esperienza disgustosa di essere baciata da quella bocca puzzolente…
    
    «Beh, signora… se proprio ci tiene… -la donna cominciò ad esultare, dentro di sé-… sì… un pompino mi farebbe piacere… -Laura sorrideva a trentadue denti!-… dopo il bacio, ovviamente» “Oh, noooooo!!!”
    
    Capitolò: si fece forza e cercò di non pensare al vomitevole mix di odori del vinaccio, dei denti guasti e della pessima digestione, tutti insieme; l’uomo appoggiò le labbra screpolate e riarse sulle sue e infine, con timidezza, provò a spingerci in mezzo la punta della lingua.
    
    Poi, incoraggiato dalla passività di lei, le spinse tutta la lingua in bocca, cercando e stuzzicando la sua che, come un serpente risvegliato, cominciò a muoversi e finì per duellare con quella dell’uomo.
    
    Laura non sentiva più il pessimo alito dell’uomo e sì stupì di scoprire quanto fosse abile a baciare e… e scoprì che si stava eccitando.
    
    Quando l’uomo si staccò, ormai soddisfatto e con un timidissimo sorriso, rimase quasi delusa che avesse già finito di baciarla.
    
    Però non gli disse niente e si inginocchiò per fare il pompino ormai promesso; sbottonò la patta dei pantaloni ampi e macchiati, sostenuti da un pezzo di spago ...
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