1. Due in uno


    Data: 02/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    Era una vera e propria tortura. Tutti i giorni lo vedeva od aveva lezione con lui e, ogni volta, si sentiva mancare osservando il suo corpo perfetto. Quarantadue anni, alto, spalle larghe, vita stretta con tartaruga, muscoloso in maniera armoniosa, un’ombra di barba che si unisce a dei folti baffi e poi tanto, tanto pelo nero che usciva dalla canottiera nera aderente che indossava di solito. Era Libero, il suo professore di educazione fisica.
    
    La sera, quando era solo nella sua cameretta, si segava guardando i filmini porno in internet, dove massicci uomini maturi si sbattevano giovani imberbi. Lui si sentiva come uno di questi ultimi ed immaginava che l’uomo addosso a lui era il suo professore. Era arrivato al punto che, mentre si eccitava con lo sguardo, la mano accompagnava un flacone lungo di deodorante su e giù dentro il suo buco affamato. La sborrata era certa.
    
    Aveva da poco superato la maggiore età ed era ancora all’ultimo anno di liceo perché la terza l’aveva dovuta ripetere. Gli ormoni gli avevano distratto l’interesse dallo studio, ma poi si era riallineato fissando la sua attenzione al professore anche se (o forse proprio per quel motivo) l’unica materia dove non andava granché bene era proprio l’educazione fisica.
    
    Un giorno era accanto alla madre in attesa di essere ricevuti dal suo professore preferito durante un colloquio coi genitori. Dopo di loro, un suo compagno di classe col padre. E che padre! Bono pure lui. Anche lui massiccio e peloso, ...
    ... dalla carnagione un po’ olivastra dovuta alle origini meridionali. Proprio il suo ideale di uomo. Si chiamava Fedele. Si presentarono e parlarono un po’ finché non fu il loro turno.
    
    “Signora Valeria, che posso dirle? Suo figlio Marcello non è molto portato per lo sport. Lo vede come è piccolo e gracile. Si impegna e la sufficienza se la merita ma avrebbe bisogno di fare più esercizi, magari con delle attrezzature adatte a rassodare certi muscoli. Se vuole, posso accompagnarlo in una piccola palestra privata di un mio amico, fuori dell’orario scolastico e gratuitamente. Lì ci sono gli attrezzi adatti per esercizi più formativi e – sono certo – anche più piacevoli per il ragazzo”.
    
    La madre accolse con entusiasmo la proposta e lui, pensando che sarebbe stato vicino al professor Libero, fu ancora più entusiasta. Si misero d’accordo ed un giorno il professore lo andò a prendere a casa con la sua auto. Tutti e due erano in tuta. Stare seduto accanto al suo maschio ideale lo faceva fremere e aumentava la sua timidezza, così non disse una parola per tutto il tragitto. Si limitava ad assensi con la testa quando l’uomo gli chiedeva se era contento della novità, mettendogli una mano sul ginocchio.
    
    Arrivarono in un villino di campagna. Venne loro aperto il cancello e, posteggiata la macchina, si avviarono verso l’ingresso. Marcello rimase di stucco quando vide chi li stava aspettando sulla porta.
    
    “Lui è Fedele, è il padre del tuo compagno nonché mio buon amico da tanti ...
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