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La nonna
Data: 05/05/2019, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu
... nido di mia nonna. ‘Bravo. Continua a spingere. Non fermarti se non quando incontri il mio utero.’ Fermarmi? Non sono mica scemo. Mi chino in avanti e stendo il mio torace sulla sua schiena. La circondo con le mie braccia e vado ad ancorare le mie mani alle sue mongolfiere. Le stringo strappandole un grido di dolore misto a piacere. ‘Ahia! Sì! Fammi male. Strizzamele. Mungimi le zizze. Fammi uscire il latte. Sapessi quante volte ho bramato sentire le tue mani pastrugnarmele. Finalmente il mio e tuo desiderio si è concretizzato. Da oggi tu sarai il mio tiralatte. Ti farò succhiare le mie zizze ogni qualvolta lo vorrai. Ti pongo una sola condizione: – dovrai sempre utilizzare il tuo vomere per arare il mio giardino e riempirlo della tua forza.’ Intanto sono giunto a fine corsa. Il mio glande è contro il suo utero. ‘Nonna sei la donna che ho sempre sognato di possedere. Ti prometto che mai lascerò il tuo giardino senza fertilizzante. Da oggi ogni notte verrò a stare nella tua stanza. Entrerò nel tuo letto e metterò il mio sparviero nel tuo nido. Ti sbatterò fino a farti svenire.’ ‘Sarai il benvenuto. Ti accoglierò a cosce aperte. Datti da fare. Usa il tuo cazzo come fosse un pistone. Metti in moto il motore e stantuffa il tuo pistone nel mio cilindro. Fammi andare in fuori giri.’ In casa oltre me e mia nonna non c’è più nessuno. Mio padre e mia madre sono fuori. Hanno deciso di trascorrere il fine settimana in una località turistica di montagna. Ho due intere ...
... giornate per divertirmi con mia nonna. ‘Sei pronta? La giostra ha inizio.’ Sempre restando ancorato alle favolose zizze di mia nonna, comincio a stantuffare il mio cazzo nel suo caldo ventre. Lei comincia prima a miagolare poi sotto l’azione martellante del mio cazzo nella sua pancia prima nitrisce e poi da inizio ad una sinfonia di suoni e di grida di piacere. ‘Ihììììì; Sììììììì. Cosììì. Bravo. Yeahhh. Quanto ho sognato questo momento. Amore di nonna tua galoppa, galoppa. Sfiancami. Sventrami. Sbattimi. Chiavami. Ti amo, ti amo. Perché non ti ho preso quando ero ancora in grado di procreare? Mi sarei fatta mettere incinta per poterti allattare. Ti avrei fatto succhiare le mie zizze gonfie di latte fino a farti ubriacare.’ è troppo. Non so se quello che dice è vero, sta di fatto che mi incita ad aumentare di velocità la mia corsa nel suo ventre. Il mio motore arriva al limite. ‘Nonna ti amo. Sono al limite. Vengooo!!!’ ‘Siìì! Anch’io sono al limite. Veniamo insieme.’ Un secondo dopo il mio cazzo erutta nella sua pancia copiose bordate di denso sperma che va ad infrangersi contro il suo utero mentre dalla sua uretra un lungo fiotto di cremoso liquido viene pisciato sul pavimento del bagno. ‘Nonna se questo fosse accaduto almeno 5 o 6 anni fa ti avrei impregnata ed oggi avremmo un figlio/a nostro.’ Dal bagno ci trasferiamo nella sua stanza. Trascorriamo il restante tempo a nostra disposizione sperimentando tutte le posizioni descritte nel kamasutra. 48 ore trascorse ...