1. Vendetta su una mamma oppressiva


    Data: 04/05/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Incesti Autore: Seinove, Fonte: RaccontiMilu

    ... sarcastica.L’uomo non reagisce alla provocazione, e va avanti con la procedura di ipnosi. Non pronuncia il classico “A me gli occhi” o cose del genere; si limita ad emettere dei suoni a bassa voce e ad agitare le mani in modo strano. Sembra disegnare deisimboli a mezz’aria.
    
    – «Beh? Ha finto con queste buffonate?», chiede lei con aria annoiata.– «Sì, signora, ho finto. Che farebbe se ora io le chiedessi di mettersi in ginocchio di fronte a me?»– «Ma figuriamoci, sono una persona seria io!», risponde lei…ma nel contempo si piega sulle ginocchia, quasi senza accorgersene.Io ci rimango di stucco. Ma come…?– «Mi lucidi le scarpe con la lingua», comanda l’ipnotista.E immaginatevi il mio stupore nel vedere mia madre che esegue quell’ordine senza dire una parola!
    
    – «Ora si rialzi, prego», le dice l’ipnotista. Poi si rivolge al pubblico: «Come avete potuto vedere, cari spettatori, anche le persone più scettiche possono venire facilmente ipnotizzate senza che loro se ne accorgano. Basta la vibrazione indotta da un particolare tono di voce, sommata alla vista di certi simboli subliminali che la loro mente interpreta come “OBBEDISCI!“. Ora la signora si trova sotto il mio controllo…o meglio, sotto il controllo di CHIUNQUE le impartisse dei comandi in questo momento. Adesso che la dimostrazione è finita, può essere ridestata; noterete che non ricorderà assolutamente NULLA di quanto è accaduto.»– «Un momento», intervengo io, «Cosa succederebbe se ora lei NON ...
    ... risvegliasse mia madre dal trance?»– «Beh…Continuerebbe a seguire qualunque ordine le venisse impartito dall’esterno…finché non si addormenta. Al suo risveglio l’effetto dell’ipnosi scomparirebbe in modo spontaneo.»Qualcosa mi scatta nella mente. Un piano ancora indefinito, ma voglio provare ad assecondarlo.– «In tal caso la lasci così com’è, per favore!»– «Ma…Ti rendi conto di ciò che mi stai chiedendo, giovanotto?», obietta l’ipnotista, «In questo stato tua madre non sarebbe responsabile delle proprie azioni…»– «100 euro per lei se fa come le ho chiesto», gli bisbiglio sottovoce porgendogli una banconota.L’uomo ci pensa per un istante, poi intasca di soppiatto la banconota e mi fa cenno di tornare tra il pubblico. Io faccio per muovermi, ma mia madre rimane ancora ferma lì sul palco. Sembra aspettare il comando di muoversi.– «Vieni con me, mamma», le dico…e subito dopo mi segue come una cagnolina. Wow, pare che la cosa funzioni!
    
    Appena usciamo dallo stand, lei commenta:– «Hai visto, Luca? Quel tipo era solo un ciarlatano. “Ipnosi“…puah, che idiozie! Beh, cosa vuoi che faccia, adesso?»Rimango stupito. Non mi ha mai chiesto “cosa fare“; è sempre stata lei a prendere decisioni, anche le più piccole.– «Ora torniamo a casa, mamma. Ehm…Ma te la senti di guidare? Ricordi come si fa?»– «Ma certo, che domande!»Infatti durante il viaggio di ritorno noto che lei sembra conservare ancora tutte le sue normali facoltà. Se non fosse per la fissità del suo sguardo, penserei che sia ...
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