1. Vendetta su una mamma oppressiva


    Data: 04/05/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Incesti Autore: Seinove, Fonte: RaccontiMilu

    **************************************1)QUELLA STRONZA DI MIA MADRE**************************************
    
    Non è facile vivere con una madre autoritaria.Fin da piccolo mi ha sempre imposto la sua volontà: su come vestirmi, su cosa studiare, su chi frequentare…ed anche su come gestire la mia vita sessuale.Non vi dico le scenate quando ha scoperto delle riviste porno nascoste nella mia camera, o quando al liceo mi incontravo di nascosto con una fidanzatina…Dal suo punto di vista, erano tutte repressioni per farmi crescere sano e rispettoso della morale, ma a me è rimasto solo un gran rancore nei suoi confronti.Dio, quanto la odio. Che voglia di sfogarmi, di fargliela pagare per tutte le privazioni che mi ha imposto! Ma non ho mai trovato il coraggio di ribellarmi alle sue decisioni. Lei ha un carattere troppo forte, per me.Persino il babbo se ne è andato perché non sopportava più la sua intransigenza in campo sessuale. E dire che dal punto di vista fisico farebbe girare la testa a qualsiasi maschio: bionda, alta, linea snella, e due tette da farci un cuscino. Ma per lei il sesso è qualcosa disporco, una aberrazione su cui sfogare le sue tendenze dominatrici e repressive.
    
    Per esempio…Oggi è sabato; niente scuola, quindi un giovane va a divertirsi un po’ con gli amici o con la sua ragazza…Vero?Forse in altre famiglie…ma nella mia, è la mamma a scegliere come devo “divertirmi”. Deve per forza tenermi sotto controllo, per assicurarsi che io non vada in giro a sfogare le mie ...
    ... pulsioni giovanili. È davvero opprimente.
    
    *****************2)L’IPNOTISTA*****************
    
    Così oggi ha deciso di portarmi al LUNA-PARK. L’idea sarebbe anche piacevole…se lei non mi tenesse sempre al guinzaglio.– «Mamma, andiamo a vedere il circo sull’acqua?»– «Per guardare le acrobate in costume da bagno, vero, sporcaccione? No, te lo dico io dove andiamo…Ecco, lì!»Mi indica l’ingresso di uno stand con all’esterno l’insegna “ALESSANDRO RAIMONDI, IPNOTISTA“.A suo dire l’ipnotismo sono tutte stupidaggini, ma potrebbe essere l’occasione di farsi due risate.
    
    Ci accomodiamo all’interno e lo spettacolo inizia.L’ipnotista sceglie un ragazzo tra il pubblico e lo invita sul palco. Esegue una strana procedura di ipnosi, dopo di che gli ordina di imitare vari animali. Vediamo così il ragazzo gracidare e saltare come una rana, grugnire e rotolarsi come un maiale, abbaiare e attaccarsi alla gamba dell’ipnotista come un cane in calore…Tutti gli spettatori si divertono nell’assistere a quell’esibizione…tranne mia madre che fa delle smorfie sprezzanti.– «Puah! Ma chi crede di incantare? Quel ragazzo è chiaramente un suo complice pagato per reggergli il gioco!», sbotta lei, senza nemmeno preoccuparsi di parlare a bassa voce.
    
    L’ipnotista deve aver udito i suoi commenti, e la invita a salire sul palco. Per nulla intimorita, mia madre si fa avanti con un atteggiamento di sfida.– «È sicuro di non aver sbagliato persona, grande mago? Noi due non ci siamo messi d’accordo prima!», gli dice ...
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