1. Non siamo disPERSI


    Data: 03/05/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Giu!!!, Fonte: EroticiRacconti

    Nudi, io in piedi dietro di te mentre sei seduta davanti lo specchio della tolette. Sono un'ombra appena accennata alla tua vista, non sei la mia luce, siamo gli opposti della medesima cosa.
    
    Braccia rigide sul liscio piano di legno laccato, sei immobile. Una spazzola stretta nella morsa della mia mano, sfila tra i tuoi capelli. Diventano sempre più lisci. Vedo il volto sorridente riflesso attraverso lo specchio. Abbiamo smesso di parlare, ora non ci serve: comunichiamo attraverso gli sguardi, i movimenti dei nostri corpi. Una cosa sola?
    
    Non conosco nessuno a fondo come te, direi che potrei carpire i tuoi pensieri tuttavia, sono così disinteressato, non voglio sapere che pensi.
    
    Poggio la spazzola, accanto il tuo braccio destro, solo sfiorarti mi scompiglia la ragione, sono stato disturbatamente bravo. I tuoi capelli profumano di cocco. Forse per poco, ho intenzione di accendere erba.
    
    Inizi a truccarti, non è lentezza ma movimenti orchestrati, ben precisi anche quando gli arti sono sospesi. Passi il rossetto rosso sulle labbra, un rosso profondo, labbro superiore, labbro inferiore. Una passata, una seconda, baci le labbra.
    
    Prendo in mano i tuoi delicati capelli lucenti, ogni singolo filamento passa tra le mie dita, nel palmo della mano. Solcano la linea della vita, del destino. Il mio e il tuo non dovevano incrociarsi, neppure per uno sguardo. Compongo una treccia, lentamente, accuratamente. Intreccio le ciocche, mi impegno.
    
    Il tuo appartamento, la camera da ...
    ... letto, noi siamo qui. Quelli che ci vogliono bene ci cercano come se fossimo disPERSI. Non ci troveranno mai.
    
    Adagio le mani delicatamente sulle tue spalle, allento la pressione, sciolgo i tuoi muscoli, anche tu sei tesa. Ti accorgi dei miei calli?
    
    Lascio che continui a truccarti, non ti importuno. Resisterò?
    
    Il nostro rituale altera la realtà, addolcisce la perversione, la dissennatezza di cui siamo complici.
    
    La tua pelle è calda, il calore si addentra nelle vene, nel corpo. Ti ammiro, sei così apparentemente calma. Io sono teso come te un attimo prima, teso perché non ho esitazione, voglio andare fino in fondo e tu non mi fermi. Assecondi la mia follia, mi accogli sempre, non mi lasci fuggire… torno sempre… perdoni sempre.
    
    Relazione tossica, violenta. Così dolce che l’invidia li divora. Abbiamo i nostri momenti, lo ammetto, mi piacciono. Ma sono più quelli in cui tocchiamo il fondo. Inizio a schifare il catrame nella gola, l’alcol che mi divora, tu? Beviamo per dimenticare, fumiamo per restare calmi. Per quando ancora?
    
    In questo ultimo periodo mi chiedo se sono io che ti spezzo le ali o tu che te le strappi, il male fisico ti eccita, quello emotivo ti altera, ti appassisce, lo nascondi. Perdi la testa ma, non con me. Lo so che cerchi di curare i miei mali, di uccidere i miei demoni, ma tu hai i tuoi ed io non sono capace di combatterli. Ci ho provato, è come affrontare due te: sorridi, mi baci, l’attimo dopo mi prendi a schiaffi ed urli. Il giorno dopo ti ...
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