1. Montato al cinema a luce rosse


    Data: 29/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: CULOAPERTOX, Fonte: Annunci69

    ... distinguere quel che sarebbe successo.
    
    Le sue mani si impossessarono delle mie chiappe e le spinsero di lato, a scoprire il buco del culo; sentii il suo alito sulla pelle del culo e, d’un tratto, la dolcezza della sua lingua sull’ano; molto più che in bocca, il contatto con la carne ruvida mi diede brividi intensi di piacere, che crebbero quando la lingua si insinuò nell’ano come aveva fatto con le dita.
    
    Poi le dita presero il posto della lingua e sentii che il primo entrava agevolmente fino in fondo; uscì, ma rientrò subito dopo accompagnato da un secondo dito: dentro di me, si aprivano e ruotavano quasi a creare spazio; uscirono di nuovo e rientrarono in tre: ad ogni penetrazione dal culo partiva una folgore di piacere che attraversava la prostata ed arrivava al cazzo che aveva reazioni di rigonfiamento oltre ogni limite. Quando furono dentro, le tre dita si mossero in ogni senso, dentro e fuori, di lato, in circolo: era evidente che cercava di dilatare il foro per infilarci il cazzo.
    
    Insalivò il buchetto con molta cura; sentii che sputava anche sul suo cazzo; accostò la grossa cappella all’ano e diede una spinta: la pressione mi diede fastidio, ma non fu dolorosa “Spingi come per andare di corpo” mi suggerì lui.
    
    Lo feci e lui diede una spinta violenta: ebbi la sensazione che lo sfintere si squarciasse, mi morsi una mano per non urlare e gli feci cenno di fermarsi; lo fece. I tessuti del mio intestino si rivoltavano alla violenza dell’intrusione; ma la cappella ...
    ... era passata.
    
    Ci misi qualche tempo ad assuefarmi e, quando mi resi conto che il peggio era andato, spinsi il culo indietro per invitarlo a penetrarmi; entrò lentamente, facendomi assaporare docilmente la presa di possesso del mio corpo da parte del suo cazzo; quando avvertii lo sfregamento sull’ano dei suoi peli pubici, capii che adesso era davvero tutto nel culo; strinsi i muscoli interni e lo costrinsi a fermarsi un poco.
    
    Me lo godetti con ogni fibra, mentre dalla prostata intensi flussi di piacere andavano fino alla punta del cazzo.
    
    Quando rilassai i muscoli, cominciò a pomparmi nel culo, lentamente, dolcemente, gustando e facendomi gustare tutti i nodi dell’asta che mi solleticavano i muscoli interni; su sua indicazione, staccai una mano dal muro e presi a masturbarmi “Cerca di sborrare con me” mi raccomandò.
    
    La cavalcata non fu lunghissima, ma per me risultò entusiasmante, sentivo il cazzo impossessarsi del canale del mio ventre con sempre maggiore sicurezza e forza, mi godetti i primi passaggi delicati e meditati, fatti per gustarsi fino in fondo il piacere, e successivamente quelli violenti, rapidi, aggressivi per cercare l’orgasmo.
    
    Quando avvertì che stava per venire, me lo disse quasi con un urlo; affrettai il ritmo della mia sega e riuscii a sborrare anche se il mio cazzo era semiduro, mentre gli schizzi del suo sperma mi invadevano la pancia provocandomi ciascuno un furore di piacere.
    
    Staccarsi mi produsse quasi più dolore che farmi sfondare: la ...