Montato al cinema a luce rosse
Data: 29/04/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: CULOAPERTOX, Fonte: Annunci69
... languore della violazione e spinsi con lo sfintere per favorire l’entrata, subito, un secondo dito si affiancò al primo ed io mi trovai inculato con due dita prima ancora di aver realizzato quello che facevo.
Lo sconosciuto ritirò la mano, si staccò, mi prese per un braccio e mi diresse ad una lucetta laterale con la scritta “WC” appena leggibile.
Dentro, davanti a tre orinatoi, altrettante persone si menavano bellamente il cazzo con lo sguardo rivolto all’entrata, nell’evidente attesa di qualcuno che apprezzasse; tutti e tre rivolsero il cazzo dalla nostra parte, speranzosi.
Lo sconosciuto si diresse ad uno dei tre camerini chiusi, lo spinse con cautela e, quando sentì che dietro non c’era nessuno, aprì del tutto, mi fece entrare e si infilò dopo di me.
Lo spazio era angusto e decisamente sporco; ma non ci si poteva aspettare niente di diverso.
L’uomo aprì la cintura, abbassò la lampo, spinse in giù i pantaloni e tirò fuori un cazzo di notevole stazza; se lo menò per qualche attimo, prese la mia mano e l’appoggiò sull’asta; mi invitò con la testa a prenderlo senza timore ed io lo feci.
La sensazione che ricevetti fu assai più felice di quanto pensassi, sentire nella mano il calore di quel cazzo, constatarne la delicatezza serica della pelle, avvertire i brividi di piacere che davano le mie mani mi trasmisero un’eccitazione maggiore di quanto pensassi. Guidato da lui, che mi aveva preso il polso, cominciai una sega di cui non avevo idea; spinsi la pelle ...
... avanti e indietro, fino a scoprire la grossa cappella turgida e violacea; con l’altra mano, sempre guidato da lui, presi i coglioni e li massaggiai con delicatezza.
Lo sconosciuto mi mise una mano sulla spalla e mi spinse verso il basso, costringendomi a piegarmi fino ad accovacciarmi sui talloni: il suo cazzo si ergeva impettito in tutta la sua forza davanti ai miei occhi ma, soprattutto, di fronte alla mia bocca.
Mi prese per la nuca e attirò la mia testa verso il cazzo, finché giunse a contatto con le labbra; spinsi fuori un poco la lingua e assaggiai il sapore acre della cappella su cui apparivano le prime gocce di pre orgasmo; una spinta alla nuca mi costrinse ad aprire la bocca e a farci entrare il cazzo.
Fu una questione di pochi minuti: dopo alcune incertezze, guidato con sapienza, cominciai a spompinare come una vecchia puttana; il cazzo scivolava dentro e fuori delle mie labbra, quasi fino in fondo alla gola; sollecitato da lui, leccavo e succhiavo, accarezzavo e segavo; lo sentivo fremere, contorcersi, gemere per il piacere.
Si fermò quando i brividi diventavano più intensi e frequenti: ci rimasi male, perché la sensazione del cazzo che mi chiavava in bocca mi aveva portato al parossismo del piacere e avrei voluto continuare fino all’orgasmo.
Mi slacciò la cintura, mi aprì la lampo, abbassò fino alle caviglie anche i miei pantaloni, mi fece girare e appoggiare le mani alla parete.
Sentii che si abbassava dietro di me, ma non ero ancora in grado di ...