Alla scoperta di marco - capitoli 1 e 2
Data: 25/04/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... scontro e che mi faceva male dalla testa alle dita dei piedi.
Rise e mi disse di andare a correre, il male sarebbe sparito. Mi chiese poi cosa avrei fatto quel giorno.
Gli dissi solo parzialmente la verità, dissi che dopo la corsa sarei andato da Marco per l’allenamento di nuoto e poi “avrei girellato.”
Mi disse di stare fuori dai guai, che sarebbe tornato a casa lunedì come progettato ed appese.
Ero stanco, erano le due di mattina passate quando Marco mi aveva lasciato tornare a casa. Dopo che la passione del mio primo “incontro gay” nella vasca calda si era affievolita, i mali ed i dolori della partita erano ritornati.
Lui mi aveva suggerito di passare la notte da lui, ma a quel punto volevo solo andare a casa e cercare di guarire, inoltre non ero sicuro che fossimo pronti per una relazione più profonda.
Ci asciugammo l’un l’altro (e la cosa fu divertente) e poi lui mi accompagnò a casa con una sosta alla pizzeria notturna per uno spuntino.
Quando finalmente fui a letto, ero esaurito.
Dopo la telefonata di papà, strisciai letteralmente fuori dal letto. Ero rigido in ogni giuntura. Avevo promesso che sarei passato da Marco dopo la corsa per allenarmi a nuoto, come avevo detto a papà. Quello che non gli avevo detto era che speravo di “conoscere” meglio Marco dopo il nuoto.
Gettai un cambio in un zaino, mi misi la tenuta da corsa e zoppicai fuori per i miei 5 chilometri di corsa del sabato. Il primo chilometro fu un incubo ma poi verso la fine le ...
... cose migliorarono; avevo progettato il percorso in modo di finire davanti alla casa di Marco.
Attraverso il cancello del cortiletto arrivai alla sua piscina coperta. Le luci erano accese e vidi qualcuno nella vasca. Bussai ed entrai. Marco stava nuotando, mi salutò con una mano e gridò che aveva ancora 15 minuti impegnati, di entrare e prepararmi. Mi fermai all’orlo della vasca per guardarlo nuotare. Tagliava disinvoltamente l’acqua ed ad una velocità che io non avrei mai potuto sperare di raggiungere. I muscoli nella sua struttura magra risaltavano nella luce fredda ed i suoi brillanti capelli rossi galleggiavano dietro di lui, un brillante contrasto col suo corpo pallido. Notai anche che era nudo, così mi tolsi i pantaloncini ed entrai.
Per i 10 minuti seguenti nuotai su e giù mentre Marco gridava istruzioni. Dopo una terza sosta per prendere fiato decisi che il troppo era troppo.
Respiravo affannosamente ed i miei muscoli rigidi che inizialmente si erano sciolti con l’esercizio del nuoto ora dolevano per la fatica.
Mi stavo avviando alla scaletta quando qualche cosa afferrò la mia caviglia. Marco stava scalando il mio corpo come fosse un albero. A poco a poco mi salì sulla schiena col corpo pigiato contro il mio il più possibile. Sentii la sua durezza muoversi verso l’alto dal retro delle mie cosce, sulle mie natiche per fermarsi nella fessura del mio culo. Il mio uccello balzò sull’attenti mentre lui mi girava la testa per baciarmi sulle labbra.
“Buon giorno, ...