Alla scoperta di marco - capitoli 1 e 2
Data: 25/04/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... intorno per vedere chi lo stava facendo.
Sorpresi gli occhi di un ragazzo con capelli rossi e brillanti occhi blu che mi guardavano. Lui abbassò rapidamente lo sguardo al piatto. Ero abituato ad essere guardato, in un’epoca di capelli a spazzola e teste rasate completamente o parzialmente, io ero un’eccezione con i capelli castani che arrivavano cinque centimetri sotto le scapole. Non li tagliavo da anni e sembravano sempre piuttosto arruffati. Papà lo tollerava ma lo vedevo farsi piccolo ogni volta che li raccoglievo in una coda di cavallo. Lo facevo, fortunatamente per lui, solamente quando giocavo a calcio o a basket, il resto del tempo li lasciavo sciolti.
Ritornai al mio cibo ma poi tornai rapidamente a guardarlo. Lui mi stava fissando e stava toccando la treccia più lunga che avessi mai visto in un maschio. L’aveva tirata sulla spalla e la stava carezzando delicatamente. Era così lunga che non ne potevo vedere la fine perché la tavola la nascondeva.
Il ragazzo arrossì quando capì che lo avevo sorpreso, finì e se ne andò con la treccia ondeggiante. Io tornai rapidamente al mio cibo mentre cose strane stavano succedendo sotto la mia cintura.
Giocherellai col cibo finché tutto ritornò alle sue dimensioni normali e poi andai alla lezione seguente stordito e confuso per la mia reazione.
Il giorno seguente lo cercai dopo aver preso il cibo, ma appena lui incontrò i miei occhi, si alzò e se ne andò.
Non lo vidi per due settimane perché la scuola ed il calcio ...
... mi stavano occupando.
Vincemmo comodamente la prima partita, all’inizio del secondo tempo stavamo vincendo 4 a zero ed io entrai e segnai. Papà aveva perso gran parte della partita ma fu sufficiente quello che vide e penso di non averlo mai visto così orgoglioso di me, non aggrottò le ciglia neanche quando entrai in macchina dopo la partita coi capelli raccolti in una coda di cavallo bagnata e passando metà del tempo del viaggio verso casa tentando di mettermi gli orecchini al buio. Parlava solo di calcio.
A scuola la considerazione per me aumentò immediatamente e la maggior parte delle ragazze mi parlavano. Io naturalmente ero disponibile, avevo un po’ di notorietà ed avevo un bell’aspetto, ma ero uno nuovo. Nessuna ragazza della scuola, specialmente nessuna della mia classe, osava essere vista con qualcuno che non fosse più grande. La soluzione ovvia per ogni donna della scuola era ignorare la mia esistenza. Fui sorpreso nello scoprire che la cosa non mi preoccupava ed ero un po’ deluso dal fatto che nonostante ogni giorno a pranzo cercassi il ragazzo con la treccia, non lo vedevo mai.
Nella terza settimana di scuola avevamo la prova di educazione fisica obbligatoria. Non fu un problema per me finché non arrivammo alla piscina, dovevamo nuotare solo quattro vasche per superare la prova. Sfortunatamente finii nella parte più profonda, riuscii a tirarmi fuori ansimando e mi trovai gocciolante davanti all’insegnante che mi chiedeva perché ero saltato in piscina quando ...