La mia prima volta da vergine salvando la verginita’
Data: 25/04/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Cinquantaseibis, Fonte: Annunci69
... tempo. Al mio arrivo, una Sua esclamazione e un abbraccio mi aveva completamente stordita. Dimenticavo, Fabio è un ragazzo alto 1.80 circa, un fisico asciutto e per essere nordico due occhi nero corvino capelli anch’essi neri e un sorriso che metteva tranquillità e allegria. Tutta quella bella presenza di Fabio mi aveva fatto dimenticare che ero già impegnata e che avevo degli obblighi nei confronti di Filippo, ma quella sera mi sentivo viva e volevo vivere una serata all’insegna della spensieratezza.
Per il dopo cena, dopo essere stati in pizzeria e aver mangiato oltre alla pizza anche dei frutti di mare, siamo andati a passeggio sul lungomare di San Giovanni li Cuti, dove una luna luminosa si specchiava sul mare.
C’erano altre coppie che passeggiavano sotto quello splendore di luna, saranno stati i frutti di mare o l’atmosfera della serata e la brezza marina, in un angolo della passeggiata poco illuminata ci siamo trovati con le nostre bocche incollate.
Mi sentivo bene tra le sue braccia e quella sensazione di essere avvolta da un corpo maschile mi aveva fatto perdere ogni controllo di me stessa, perché quando Fabio mi ha incoraggiata a seguirlo sulla spiaggia, gli sono andata dietro senza indugio. Ci siamo appartati dietro un vecchio barcone per essere più tranquilli, e la luna come un’abasciur illuminava i nostri corpi eccitati e desiderosi l’uno dell’altro.
Fabio con semplici movimenti mi aveva fatto scivolare giù il mio vestitino; per poi in ginocchio, ...
... davanti alla mia fighetta già in un bagno di liquidi vaginali, spostando quel minuscolo lembo di perizoma, aveva preso a leccarla scopandomi con la sua lingua.
OH… Diooo!! Che sensazioni e convulsioni di piacere!! Imprecavo Fabio di smettere, ma contemporaneamente lo invitavo a continuare. Fabio non parlava, era incollato con la sua bocca contro la mia fighetta e avvolgeva con le sue labbra il clitoride, mentre la sua lingua rugosa stuzzicava quel bottoncino gonfio con movimenti alternati lenti e rapidi. Non ricordo più quanti orgasmi avevo provato in quei momenti, perché Fabio da vero maschio era attento ad ogni mio stimolo di donna.
Per non essere da meno, avevo fatto appoggiare a sua volta Fabio contro il barcone, gli ho slacciato la cintura del pantalone e subito dopo ho afferrato il suo membro bello duro tra le mani, e stando in piedi ma piegata in avanti lo spompinavo, mentre lui mi faceva un ditalino per poi farsi strada con le dita nel lato B inondato dai liquidi vaginali. Anche se il chiarore della luna faceva da abasciur, non riuscivo a vedere bene la grandezza del suo fallo, ma dalla sua consistenza ho potuto fare un confronto con il pene del mio fidanzato lontano al nord. In tutta sincerità, ricordo che il bastone di Fabio era di tutto rispetto confrontandolo con il pene di Filippo.
Il dramma, per così dire, è stato quando mi sono trovata piegata in avanti e Fabio aveva appoggiato il suo pene alle grandi labbra della vagina. Solo in quell’istante avevo ...