1. Lo spettacolo di magia


    Data: 25/04/2019, Categorie: pulp, Autore: Lo svitato, Fonte: EroticiRacconti

    ... che finalmente la poté vedere per intero. Era molto giovane, ancora più dell'uomo da cui era scaturita, e bella come una ninfa delle sorgenti. Aveva grandi e malinconici occhi blu, e lisci capelli castano chiaro che ricadevano fino alle spalle, ai lati di un volto dolce e freddo come solo un volto di origini slave sa essere.
    
    La sala esplose in un'ovazione che si protrasse a lungo. La drammatica entrata in scena della ragazza aveva quasi fatto passare in secondo piano - quasi! - il fatto che fosse non solo stupenda, ma anche completamente nuda. Seppur giovane aveva forme ben mature, un bel paio di tette impettite, ed era così bianca e morbida da capo a piedi che sembrava l'avessero ottenuta per pressofusione da una colata di yogurt alla fragola. La peluria fra le gambe era concentrata in un'area piccolissima, e appariva molto scura, praticamente nera.
    
    La ragazza rimase docile ad aspettare che il pubblico si calmasse. Non accennò mai a coprirsi, si lasciava scivolare addosso gli sguardi e gli apprezzamenti senza alcun segno di imbarazzo. Ai suoi piedi, rantolando, Stefano si issò in ginocchio. Poi la vide, e sussultò.
    
    "Uao. E tu chi sei? Da dove salti fuori?” Si affrettò a tirarsi su in piedi. “Eri tu che mi infilavi le mani dappertutto? Cazzo, sei favolosa."
    
    "Grazie," disse lei con la faccia di marmo. "Bella camicia. Mi dispiace." Parlava con un leggero accento dell'est europeo.
    
    "No, non fa niente. Senti, che ne dici se ti infilo un po’ qualcosa io, adesso? ...
    ... Facciamo un po' per uno. Come ti chiami? Ce l'hai un nome?"
    
    "Ewa. Toglila, dai."
    
    "Eh?"
    
    "Ewa. È il mio nome. Il tuo lo so già, l’hai detto prima. Togliti la camicia che è tutta rotta. Ce l'hai una giacca?"
    
    "Amico mio," intervenne il Grande Guignoletti, frapponendosi tra i due. "Ho dovuto essere un po' duro, spero non mi serbiate rancore. Come vi sentite?"
    
    Stefano si sfilò quello che restava della camicia, mettendo in mostra un petto depilato e dalla muscolatura ben definita, seppur non troppo voluminosa. "Tutto a posto, vecchio. Ne valeva la pena. Anzi, se per caso vuoi tirarne fuori un'altra, fatta così..."
    
    Il mago sorrise. "Finirei per peccare di superbia. E voi, con ogni probabilità, di lussuria."
    
    Il silenzio in sala - il relativo silenzio - fu scosso da un grido di "Chiavala!" e da un'esplosione di grasse risate, provenienti da qualche tavolo dove si stava seriamente iniziando ad alzare il gomito.
    
    "Signore e signori, per favore," disse il mago sollevando le braccia verso il pubblico, "facciamo un grande applauso per il nostro generoso signor Stefano - pardon, per il generoso Stefano - che ora, purtroppo, deve lasciarci per fare ritorno alla sua bella. La quale, non ne dubito, sarà ansiosa di riabbracciarlo."
    
    Nel misto di applausi, fischi e risate che seguì, i due uomini sul palco si scambiarono una stretta di mano. Stefano fece un passo verso la ragazza, ma quella arretrò e gli soffiò un bacio dal palmo della mano, senza farsi toccare. Lui non ...