La cabina
Data: 23/04/2019,
Categorie:
Voyeur
Comici
Autore: ululiulula, Fonte: xHamster
... sulla mia coscia, sento la figa , sulla gamba, perché ne sento il calore. Vai a ritmo con il cazzo nella tua mano e la figa sulla mia coscia. Non posso fare altro che godere il momento, stai facendo tutto tu. L’unica cosa che faccio è che metto le mie mani sulle tue chiappe, te le allargo, un dito te la tocca, sei un fuoco. Ti aiuto con le mie dita, sembra di mettere le mani nella marmellata. Le nostri mani si toccano dentro la tua figa, godi sempre di più, io non sono da meno,. La tua mano mi scappella l’uccello con una delicatezza mai provata, lo accarezzi sulla punta, sui coglioni, vorrei che mi facessi un pompino, ma vorrebbe dire, rompere quel momento che sembra perfetto. Resisto alla tentazione. Ti stringo le chiappe nelle mie mani, quanto avevo desiderato farlo, ti aiuto nel ritmo che stai dando allo sfregamento. Il mio cazzo è duro e tu lo massaggi benissimo. Ci baciamo le nostre lingue sono una cosa sola.
“Roberta, Roberta, dove sei ? Ti muovi sono quasi le sei, tra un’ora hai il treno”. Silenzio, continuiamo nel nostro godimento.
E’ la tua amica che è venuta a cercarti.
“Vengo, un attimo e vengo!”.
Stai per venire, sto per venire. Guardo in alto, il mio collo guarda verso l’alto. Appoggi la tua bocca su di me tra petto e scapola, a quel punto vieni, godi, per non urlare mi dai un morso, stringi tra i tuoi denti la mia pelle. Mi fai un male che no ho mai provato, facendo sesso, Ma serve, nessuno sente i tuoi gemiti, io li sento a malapena. Sono ...
... concentrato a non urlare per il dolore. Mi fai venire, ho un po’ di sollievo dal dolore che mi hai fatto (riesci sempre a dominare), sborro nella tua mano e un po’ sui tuoi piedi e questo ti dà ancora più piacere. Me lo tieni in mano e lo accarezzi. Una mia mano è nella tua figa, vuole stare lì finche può, sta facendo il bagno.
Mi chiedi scusa per il morso, con un bacio, molto, ripeto, molto sensuale. “Pensavo fossi una vampira, poi ho pensato che è ancora giorno”.
Passi la tua mano sul segno che mi hai lasciato.
“Fosse mai che ti viene in mente che non è mai successo… una prova reale ce l’hai”.
Torno da dove sono venuto, apro la porta che divide le due cabine, entro nella mia, mi siedo, guardo il segno che mi hai lasciato, mi fa male. “Hai, anche una bella dentatura. Fortuna che non era un pompino!”. Resto lì, in silenzio, sino a quando non esci e mentre lo fai bussi sulla porta/dividendo, per un ultimo saluto.
Apri la porta ed esci “Eccomi, arrivo, sono qua, scusa ma mi sono persa a pensare, tanto facciamo in tempo ho il biglietto on-line”.
A quel punto mi cambio, mi vesto, prendo lo zaino, esco. Sto per aprire la macchina, sei ancora lì, stai salutando i tuoi amici, ti guardo e mentre saluti mi butti un’occhiata. Senza farmi accorgere dagli altri, con la mano sinistra mando un bacio al cielo, con l’altra, mi batto con il palmo della mano dove mi hai morso. Ho una smorfia di dolore. Ti metti a ridere. Penso, “Sono proprio un pirla!”.
Salgo in macchina, la coda ...