Lo Yacht 6
Data: 21/04/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu
Non è facile per Mino e Natasha trovare un luogo appartato, i pochi che scovano sulla spiaggia sono già occupati. Sempre più infoiato, lui decide di provare verso l’interno, per una stradina parallela a quella principale, allontanandosi di un centinaio di metri. Solo una fioca lampada illumina il selciato e, in un angolino buio, una specie di cornicione in pietra pare chiamarli. Natasha si appoggia al bordo in pietra, lascia che Mino le percorra il corpo con le mani sentendo rinascere l’eccitazione in lei.
Geme sommessa quando lui le abbassa le spalline dell’abito portando allo scoperto le tette, abbassandosi per succhiarle un capezzolo. Gli pone la mano sulla nuca, carezzandola e tirandolo verso il suo petto, sentendo una mano di lui che le risale lungo la coscia, sotto la corta gonnellina, fino a arrivare alla micina. Mino la carezza a lungo da sopra la leggera stoffa del perizoma e nel farlo sente il suo uccello ergersi sempre più. Quando infila le dita sotto la stoffa trova la figa di Natasha gonfia, bagnata, pronta a riceverlo. In fretta si apre i pantaloni, alza di peso per pochi centimetri la ragazza facendole emettere un urletto di sorpresa, la fa sedere sulla cornice di pietra e, scostato il perizoma, con un sospiro di soddisfazione si immerge in lei lentamente ma fino in fondo sentendosi avvolgere dal calore umido.
La scopa per diversi minuti e Natasha geme e mugola sotto i suoi colpi, facendoglisi incontro, roteando il bacino per sentirlo meglio.
Le loro ...
... labbra si uniscono e si lasciano, le loro lingue si intrecciano e si abbandonano, entrambi tesi verso la soddisfazione che cercano.
A Mino viene una voglia particolare: rallenta il ritmo con cui sta scopando la ragazza fino a fermarsi, ad uscire da lei, e Natasha non può fare a meno di spronarlo.
– Non fermarti, continua –
Mino resta immobile attirando l’attenzione di lei che gli prende la testa tra le mani e lo guarda fisso:
– Perché? –
– Vi ho visti l’altra sera… sulla spiaggia… –
Non è la frase ma la punta del cazzo che le preme sull’ano a ricordarle quella sera. Le si riaffacciano i timori di allora:
– No, ti prego, continua davanti. –
– Lo voglio… –
Il volto di Mino, appena visibile nella fioca luce, è una maschera di libidine. Natasha comprende che non può sottrarsi a quella voglia.
Si bagna le dita con la saliva e scende a cercare il buchino, provare a renderlo più scivoloso, più accessibile.
– Fai piano… –
Sussurra. Poi si abbandona indietro e cerca di rilassare l’anello di muscoli contratto.
Mino stringe i denti. Avuto il via libera è tentato di entrare senza riguardi, a costo di farsi male lui stesso tanto è eccitato. Si costringe a rimanere calmo, a poggiare e premere il cazzo, tenendolo con la mano, con tutta la delicatezza di cui è capace. Sente il muscolo iniziare a dilatarsi per accoglierlo.
– Ahi… –
Al verso di lei si ferma, poi spinge ancora: un millimetro, due, l’anello di muscoli si apre e di colpo è dentro con la ...