1. Diritti d'autore - 1


    Data: 20/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... vuoi?”, fece, tendendogli il pacchetto con una sigaretta mezzo sfilata.
    
    “No… ti ringrazio, non fumo.”
    
    Marco se l’accese nervosamente con l’accendino.
    
    “Immagino che dopo non sarà permesso.”, fece mostrando la sigaretta accesa.
    
    “Non lo so. Ma non preoccuparti. È la prima volta?”
    
    “Sì… non sai di che si tratta?”
    
    “No, mi dispiace: non siamo noi a decidere.”
    
    Marco tacque, continuando a guardarsi attorno.
    
    “E’ da molto che fai questo lavoro?”, chiese, scrollando la cenere.
    
    “Da qualche anno.”, rispose Francesco laconicamente.
    
    “E… com’è?”
    
    “Il lavoro? Non è male… cioè, dipende con chi capiti.”
    
    Marco annuì, buttando la sigaretta ancora a metà.
    
    “Scusa se te lo chiedo, - disse Francesco – ma tu sei gay?”
    
    “Io? No che non sono gay! Che ti salta in mente? – scattò l’altro, alquanto allarmato - Perché me lo chiedi?”
    
    Francesco lo osservò a lungo, stringendo le labbra.
    
    “Perché, mi sa che tu e io… sì, insomma, dovremo fare qualcosa insieme.”
    
    “Qualcosa di cosa?”
    
    “Di sesso, naturalmente.”
    
    “Io e te? Di sesso? Ma tu sei scemo! – si inalberò Marco – Non sono mica un culattone, io! Ma che cazzo ti sei messo in testa?”
    
    “Calmati, calmati: non dipende mica da me. E’ l’Autore che decide.”
    
    “E si può sapere chi è sto cazzo di Autore?”
    
    “Beh, è un tipo in gamba… bravo anche, - rispose Francesco – solo che…”
    
    “Solo che?... e parla, Cristo!”, scattò Marco, esasperato.
    
    “Beh, gli piacciono i ragazzi e scrive solo di incontri e robe del ...
    ... genere.”
    
    “Incontri? Incontri… vuoi dire che si inchiappettano?”
    
    “Eh, per lo più…”
    
    “A chi!... – ruggì Marco, facendosi paonazzo per la rabbia – ma io mi inchiappetto a lui, altro che!
    
    Francesco scoppiò a ridere.
    
    “A vederti, - fece – non credo che gli dispiacerebbe.”
    
    “Ma non se ne parla!”, continuò a inveire Marco, ormai fuori di sé.
    
    “Scusa, - intervenne Francesco – ma quando ti sei iscritto all’Agenzia, non ti hanno avvertito che poteva capitare di essere scritturato da chiunque? E non ti hanno fatto firmare una liberatoria in cui ti impegnavi ad accettare qualsiasi ruolo ti fosse assegnato?”
    
    “Sì, ma uno pensa che gli capiti uno scrittore di successo, uno che lo faccia diventare famoso… Chi cazzo va a pensare che gli capiti uno scrittore frocio, che se lo vuole portare a letto?”
    
    “Tutt’al più, a letto ti ci porto io…”, scherzò Francesco.
    
    “Vaffanculo! Io rinuncio, me ne vado.”, e si voltò per andarsene.
    
    “Fa pure, se credi. Ma non ti conviene.”
    
    Marco si voltò.
    
    “Perché non mi conviene?” fece con rabbia.
    
    “Perché bisogna leggere con attenzione i contratti: in fondo a qualche pagina c’è sempre una clausoletta che ti frega.”
    
    “E sarebbe?”
    
    “Sarebbe che se rinunci ad una scrittura, ottieni una nota di demerito e rischi di essere licenziato dall’Agenzia, il che significa che questo lavoro te lo scordi, perché nessun’altra sarà disposta ad iscriverti.”
    
    Marco rimase lì a testa bassa, mordendosi il labbro in preda all’incertezza.
    
    “Ascolta, Marco, ...