Michela - Racconti Erotici

Michela

... quadro oppure una scultura, o anche la più banale richiesta se qualcuno vuole fumare in compagnia una sigaretta nel cortile interno, proprio mentre mi sto dirigendo fuori, incrocio lo gli occhi con Michela, l’avevo già notata in precedenza soprattutto per il vestito scuro che indossa, sobrio, ma che lascia intravvedere il seno decisamente importante e quando cammina le gambe, alla destra ha una cavigliera dorata, molto bella.

Anche lei mi aveva vista, guardandoci ci avviciniamo e dopo poche parole, usciamo nel piccolo giardino dove accanto ad una colonna accendiamo le rispettive sigarette, resto per un attimo incantata dalle sue labbra, ha un rossetto perlato sul fucsia, Michela invece, come dicevo non perde tempo in convenevoli, si mette ancora più vicina a me, mi bacia sulla bocca.

Si, effettivamente, rimango abbastanza sorpresa da questo suo gesto, ma solo per un veloce istante, ricambiando il bacio, ci stringiamo ed iniziamo a limonare incuranti delle altre persone in torno.

Restiamo così per un paio di minuti, anche se per noi possono essere sembrati delle ore, è un’emozione troppo bella ed intensa, decidiamo che la festa è finita, abbiamo altro a cui pensare, decisamente diverso e molto più eccitante.

Non è il caso di sprecare tempo e parole, non siano due ragazzine, abbiamo capito quello che vogliamo, anche se la situazione è eccitante, attorniate da altra gente, desideriamo stare sole, meglio sedute con davanti qualcosa da bere, guardandoci negli occhi e ...

... perché no, continuare a baciarci.

La invito a casa mia, non siamo troppo distanti anche a piedi saranno un paio di minuti, ho in frigorifero una bottiglia di prosecco, se vogliamo, anche degli stuzzichini, ci aspetta un comodo divano in pelle bianca molto grande, ideale se vogliamo per iniziare a giocare, prima di trasferirci sul soppalco dove c’è il mio letto.

Camminando mette una mano sul mio culo, soffermandosi a lungo ad accarezzarlo, io, passandole la mia lungo la schiena, noto che non porta il reggiseno, ricambiando la carezza che continua a farmi, sento che non indossa neppure uno mutandine o un perizoma, sotto il vestito è nuda, mi dirà che lei, se l’occasione glielo permette, non mette mai intimo, le piace essere libera e non subire la costrizione di ferretti ed elastici.

Appena entrate è un vortice di baci, carezze, abbracciate in piedi al centro della stanza; Michela lascia cadere a terra sul pavimento il vestito, anch’io mi spoglio velocemente, indossiamo solo le scarpe, siamo nude; resto impressionata dal suo seno, è una quinta, le aureole dei capezzoli scure, è sodo, completamente naturale, liscio al tatto, stupendo, lo sfioro con le dita, poi lecco i capezzoli, subito diventano turgidi, li succhio come a voler bere il suo latte; e dal fatto che non sia depilata sulla figa, anzi ha un bel cespuglio scuro che la ricopre; lo sapete, ormai, io sono completamente depilata, odio nel modo più assoluto i peli sul mio corpo, sono una maniaca della ceretta, mi ...