1. Il Problema


    Data: 08/04/2019, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... faceva serio. E non potei fare a meno di iniziare interrogarmi. Ancora viandante inconsapevole in quel territorio che era la conoscenza del mio corpo, pensai alle peggiori ipotesi. Ero divenuto impotente. Ero improvvisamente divenuto frigido…. Tutto fu contemplato, persino l’ombra di una possibile omosessualità latente sprigionata ora dal troppo sesso. Invocai l’oracolo Wikipedia e iniziai a cercare. Imponendomi razionalità. Lucidità. Non potevo essere gay: non mi si rizzava vedendo un uomo nudo. E non ero frigido: nella solitudine della mia casa, le immagini lussuriose di corpi femminei intrecciati in atti amorosi suscitavano reazioni perfettamente nella media. Allora cos’era? Infine, con una breve ricerca, due parole mi si stamparono a fuoco nella mente. Eiaculazione precoce. Le due parole che, al giusto tempo, scuotevano le vite di molti uomini e ora era giunto il mio momento. Il mio turno di affrontare quel problema. Il Problema. Naturalmente inziai a leggere e cercare soluzioni. Non mi sarei fatto fermare da quell’ostacolo. Avrei trovato un modo e sarei tornato a volare alto nel cielo del lussurioso godimento! Non volevo Viagra o eccitanti vari. Volevo potermela cavare con le mie sole forze, mentali o fisiche. Soprattuto perché, se avessi dovuto trionfare grazie a qualche eccitante, probabilmente sarei rimasto dipendente da esso. No, non era accettabile.
    
    Tornai laggiù con animo combattuto, pensando che stavo andando a buttare altri soldi nella totale assenza di ...
    ... soddisfazione. Quella volta fu una moldava la mia scelta. Il solo vederla mi aveva fatto leggermente alzare il membro. Sorrisi. Allora forse non era detta l’ultima parola. Sì, quella me la sarei sbattuta, me lo giurai in tutte le lingue che conoscevo. Lei, viso carino e piccolo, capelli neri lunghi, corpo longilineo, seno piccolo ma relativamente florido e sguardo passionale, sorrise mentre salivamo. Parlammo del più e del meno, con me che pensavo a quanto c’avrei goduto e lei che rispondeva con calma. Entrammo in camera, ci spogliammo, ecc ecc e… Anche stavolta, fiasco. Appena lei cercò di mettermi il comdom finì col venire al suo tocco. Eccheccazzo! No! Non lo accettavo! Così feci la sola cosa che potevo fare. -Voglio rifarlo.-, dissi, consapevole che mi sarebbe costato. Lei sorrise e mi manipolò ottenendo un’erezione sufficiente appena il mio pene si riprese. Mi cavalcò mentre io, decisamente pensieroso, mi dicevo che dopotutto non era andata così male. Infatti era andata anche peggio. Non fraintendetemi, avevo goduto, me l’ero fatta, tutto come da copione salvo che c’era voluto il doppio del capitale. Una spesa eccessiva, purtroppo. Tornai a casa abbattuto.
    
    Il Problema divenne il centro del mio universo mentale. L’incognita al centro del più grande ragionamento che avessi mai osato fare. Chiamai in campo il mio medico, il mio psicologo e altri. Tutti mi dissero che il problema non sussisteva se non nella mia testa. Se era così, la soluzione era semplice. La mia testa doveva ...
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