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Giuliana 2: il ricercatore (seconda parte)
Data: 08/04/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Antolaro, Fonte: Annunci69
... coprirmi, per cui resto immobile al centro della stanza con le braccia distese lungo i fianchi. Devo essere veramente molto, molto eccitante: nuda dalla cintola in su e ancora perfettamente vestita nella parte inferiore, con quella gonna che mi arriva sopra il ginocchio. “Cazzo se avevi ragione! – esclama Antonio - ha delle tette da infarto. Stanno su benissimo, altro che cadenti”. Giorgio, intanto prova a misurarne la consistenza, stringendole nelle mani. “Dio, mi sembra un sogno. Sono delle tette da dieci e lode!”. Provo a protestare molto vivacemente, dimenandomi tutta: non ci sto proprio ad essere trattata come un oggetto da palpeggiare a proprio piacimento. “Adesso basta! Dovete smetterla!!!” Cerco di divincolarmi, ma le forte braccia dei ragazzi, mi riducono ben presto nuovamente all’immobilità. “A professore’ e statte bona. Famme senti’ pure a me - dice allora Antonio sostituendo Giorgio nel palpeggiamento - sì confermo, davvero delle gran belle tette: grosse, sode: voto otto’. “Come otto – protesta Giorgio, innescando una sorta di gara - vediamo che voto mettete voi due”. Viene, così, il turno di Carlo che me le soppesa a lungo, approfittandone anche per stuzzicare i capezzoli. Alla fine emette il suo verdetto: “Nove e mezzo”. Per ultimo Alfredo che, prima si ferma quasi incredulo davanti a quello spettacolo godendosi la visione mia ancora recalcitrante, poi inizia a toccare per poter emettere il suo verdetto. Prima ancora che ...
... riesca a dire qualcosa, parla per lui e in modo evidente, il suo uccello che, a quel delizioso contatto, si erige ritto da sotto i calzoni suscitando le ilarità degli amici. Aggiustatosi alla meglio i pantaloni per dare spazio al suo arnese, un po’ deriso dagli altri, emette il giudizio finale, assoluto, condizionato, se non deciso, anche dalla improvvisa erezione. “Non c’è dubbio: dieci, dieci e lode!” Segue un momento di pausa, per cui, finalmente libera di potermi muovere, provo a riprendere il controllo della situazione facendo la spiritosa: “Vi ringrazio per la vostra votazione cosi alta: i miei colleghi sarebbero stati più severi, loro preferiscono le studentesse. Comunque ora datemi il premio promesso, tirate fuori le foto così andiamo via”. E mi dirigo verso la poltrona per recuperare i miei indumenti con l’intenzione di rivestirmi. Una risata accoglie le mie parole: “Ma come ci vorreste lasciare così presto? non state bene in nostra compagnia? Abbiamo appena cominciato, adesso viene il bello”. “Insomma, cosa volete da noi?” chiede Marie nel suo italiano incerto e colorito. “Cosa gli avevate detto di fare?”’ chiede Antonio che ormai sembra condurre il gioco, ai due ragazzi. “Beh per ora le stavamo facendo spogliare e volevamo che si toccassero un po’, boh, poi si vedeva”. “Siete proprio dei ragazzetti – lo interrompe il fratello – se vorranno riavere quelle foto sarà ben altro ciò che dovranno fare”. A queste parole Marie mi guarda, mentre io ...