Giuliana 2: il ricercatore (seconda parte)
Data: 08/04/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Antolaro, Fonte: Annunci69
... serrare le gambe.
Poi grido: “Nooo , sei pazzo è enorme, mi spaccheresti tutta non puoi essere sadico fino a questo punto!”
“No cara professoressa, sadismo è quello che hai fatto a lui e a tanti altri come lui, lo sai?”
Lo sguardo di Giorgio ora mette davvero paura, mentre inizia a spingere con quell’arnese sul buco del culo e mentre io continuo a strillare.
“Cazzo ragazzi, fate qualcosa è diventato pazzo, fermatelo, questo mi spacca tutta!”
Anche Marie si è messa a strillare e prova inutilmente a fermare Giorgio, quindi gli altri ragazzi capiscono che devono intervenire, Alfredo gli afferra la mano, ma è lo stesso Giorgio che li anticipa.
“Calma ragazzi, calma, stavo solo scherzando: il mio amico deve solo ringraziarla, questa puttana, perché tornato dal militare dopo essere andato in crisi con l’esame, ha lasciato la famiglia, è andato su a Verona, ha cercato lavoro ed ora ha già un ottimo posto di responsabilità in una grossa ditta di informatica. Quella troia della sua ex, invece, continua a passare da un ragazzo all’altro, facendosi scopare da mezza facoltà. Invece lui, sono andato a trovarlo poco tempo fa, ogni sera gira con una figa diversa. Quindi il mio amico non ha perso proprio niente lasciando l’università, e tutto questo grazie all’aiuto della nostra inflessibile professoressa troia”.
Ripresami dallo spavento, ma temendo che possa ripetersi un’altra situazione di pericolo, chiedo di essere slegata, anche perché le mani mi fanno ...
... male.
Giorgio con l’uccello ancora in tiro dice che prima di slegarmi devo farlo venire.
Stanca della posizione e considerando che ho perso il conto delle volte che quei ragazzi sono venuti su di me o dentro di me in quelle ore, penso che una volta in più non cambierà nulla, per cui gli dico di slegarmi lo stesso, che tanto lo farò venire come chiede.
Una volta slegata mi sento rinascere, riprendo la padronanza dei miei movimenti, poi Giorgio mi dice di girarmi mettendomi a quattro zampe.
Come un automa ormai obbedisco mettendomi a pancia sotto, poi, puntando le ginocchia, sollevo in alto quel gran culo da esposizione, come lo definì un mio occasionale, ma entusiasta compagno di letto.
Le tette oscillano voluttuose verso il basso con un movimento eccitantissimo.
Giorgio è dietro di me ho le cosce ancora chiuse, così lui infila una mani in mezzo cercando di allargarle.
Le labbra carnose della figa e il buchetto scuro sono oscenamente esposte alla sua vista.
Giorgio mi accarezza entrambi gli orifizi con una mano mentre con l’altra brandeggia il suo uccello ritto al massimo.
Non perde tempo e posiziona il suo uccello sul buco del culo.
Provo inutilmente a protestare girandomi: “No lì basta, mi fa ancora male!”
Ma Giorgio minaccia di legarmi nuovamente per ottenere quanto desiderato, per cui, pur controvoglia mi rimetto in posizione e Giorgio adesso può spingere il suo arnese e farlo entrare completamente nel mio culo che lo accoglie pienamente, mentre comunque ...