1. Cari, vecchi amici ( prima parte: il pompino)


    Data: 07/04/2019, Categorie: Tradimenti Autore: rispettoso8, Fonte: Annunci69

    ... camicetta e, accovacciatasi per terra davanti a me iniziò a togliermi i pantaloni, poi i boxer e infine, fissandomi negli occhi con uno sguardo che voleva dire solo “ho una tremenda fame del tuo cazzo”, impugnatolo come uno scettro, cominciò a leccarlo come un gelato, a slinguarlo sulla cappella, poi passò alla base, succhiando i coglioni mentre me lo menava dolcemente e con il palmo della mano spalmava sulla cappella la mia eccitazione che cominciava a defluire, cominciò a mordicchiare il rigonfiamento sulla parte inferiore dell’asta, risalendo sempre più verso l’alto, e, quando fu in cima, con un colpo di lingua asportò parte della mia eccitazione dal glande, se la spalmò sulle labbra come per lubrificarle e, raccogliendo le labbra a cuoricino, le avvicinò alla cappella e, tenendole ben strette ma sempre morbide nella loro naturale carnosità, affondò l’intera asta nella sua bocca sì da farmi immaginare una penetrazione. Il su e giù che seguì della sua testa, unitamente al dardeggiare della lingua all’interno della calda bocca, mi fece perdere completamente la testa, fino a quando, estrattolo, cominciò a succhiare la cappella facendosi con ...
    ... tale movimento infossare le guance. A quel punto non ce la facevo più, le dissi che stavo per venire e lei, per tutta risposta, fissandomi negli occhi con uno sguardo da troia vissuta mi disse: “sborrami in bocca, ti voglio bere fino all’ultima goccia”. Cominciò a pompare l’asta dalla punta fino alla base, bagnandola in tutta la sua lunghezza e raspando con la lingua lungo il frenulo: venni a dismisura, inondandola di sperma, lei ne bevve in parte, poi lo tirò fuori e continuando a menarlo si fece venire sulle tette, poi lo ricacciò in bocca e lo ripulì per bene, mentre con una mano si spalmava lo sperma sulle tette.
    
    “Per ora mi hai offerto tu l’aperitivo” disse dopo “ora devo andare a cucinare, si sono fatte le 12,00. Mio marito torna alle 13,00 per pranzare e poi deve essere di ritorno al lavoro entro le 14,00. Se vuoi nel pomeriggio presto posso offrirti un tartufo al cioccolato. E’ una mia specialità, vedrai, ci vediamo intorno alle quattordici qui?”. “Va benissimo” risposi io “alle 14,00 in punto ti apro la porta sul retro, così entri senza farti notare, ti aspetto”, pregustando già il “tartufo al cioccolato” che mi aveva promesso. 
«123»