1. Diritti d'autore - 3


    Data: 06/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... che faceva supporre che prima o poi lo avremmo fatto, e invece… E’ strano, non è da lui.”
    
    “Forse non voleva che ti facessi male con questo…”, ghignò Marco.
    
    “No, non credo… forse era in programma per i giorni successivi, ma tu non sei più venuto.”
    
    Marco alzò le spalle:
    
    “Sai che non ho potuto…”
    
    “Già, avrà avuto le sue ragioni, per dare questa svolta al racconto… Peccato…”
    
    “Dovresti essere contento, invece: ti sei risparmiato un bello strazio! Ti rendi conto di come ti avrei ridotto? Ti avrei fatto il culo a brandelli!”
    
    “Ma sì… a brandelli. Che sciocchezza!”
    
    “Non mi dirai che ti sarebbe piaciuto davvero prendere questo affare nel culo?”
    
    Francesco fece spallucce:
    
    “Diciamo che mi sarebbe piaciuto mettermi alla prova…”, disse con aria indifferente.
    
    “Se è per questo, puoi sempre farlo… - insinuò Marco, con un lampo negli occhi – Sono a tua disposizione.”
    
    “Che senso avrebbe? – fece Francesco – non siamo più nel racconto.”
    
    “Ma che ti frega del racconto? Volevi metterti alla prova, giusto? Eccomi qua.”
    
    “Ma tu non eri quello che non sei culattone?”
    
    “Che c’entra? Sei tu che lo prendi nel culo, mica io!”
    
    “Tu nel culo prendi solo la lingua…”, lo prese in giro Francesco.
    
    Marco scoppiò a ridere.
    
    “Dai, dai, spogliati, ché mi hai fatto venir voglia di schiantartelo nel culo… voglio farti vedere le stelle!”, disse, ormai in preda ad una fregola incontenibile.
    
    Francesco non se lo fece dire due volte: si sfilò via pantaloncini e mutande e ...
    ... subito Marco lo prese e lo forzò a chinarsi sopra il divano, puntandogli il cazzo sul buco del culo.
    
    “Calma! – protestò Francesco – Non avrai mica intenzione di infilarmi quel mostro
    
    così, di punto in bianco? Non ho una figa in mezzo alle gambe, io!”
    
    “Scusa, scusa… è che c’ho una voglia… Cosa devo fare?”, chiese Marco, pestando i piedi.
    
    “Ok, hai del lubrificante?”
    
    Marco corse in bagno e tornò con un flacone di crema fluida.
    
    “Va bene anche quella. – disse Francesco – Adesso ungiti le dita.”
    
    E mentre Marco si cospargeva la mano intera di abbondante crema, Francesco si posizionò a quattro zampe col culo rivolto verso di lui.
    
    “E adesso?”
    
    “Adesso ficcami un dito…”
    
    Il dito scivolò dentro agevolmente.
    
    “Adesso muovilo avanti e indietro… piano, devi aprirmi con calma. Adesso mettine due… così… fino in fondo e poi muovile piano.”
    
    “Che strano ficcarti le dita nel culo…”, disse Marco, mentre eseguiva le indicazioni di Francesco.
    
    “Ti fa schifo?”
    
    “No, no… anzi, mi viene voglia di ficcarci tutta la mano.”
    
    “Scordatelo!”
    
    Andarono avanti così, finché quattro dita e mezzo palmo riuscirono ad entrare e a scorrere agevolmente, con crescente meraviglia di Marco, strabiliato dalla capacità di dilatazione di quel buco.
    
    “Prova adesso… - disse allora Francesco con voce strozzata – penso di essere pronto.”, e strinse i denti nell’attesa del dolore che lo aspettava.
    
    Marco non aspettava altro: gli poggiò il glande sull’orifizio dilatato e, dopo una ...