1. Squirt Game


    Data: 04/04/2019, Categorie: Etero Autore: Sam Booth, Fonte: EroticiRacconti

    ... assieme. Arrivati in bagno Martina cominció a lavarlo e io mi misi dietro di lei a baciarla, poi le passai le mani sulle tette e infine le slacciai i due cordini che le tenevano su il costume. Le passai la lingua in mezzo alle gambe aprendo con le mani le due natiche belle piene e sode.
    
    “Ma dai che fai adesso?” e io “non ti preoccupare” mi alzai, le presi il vibratore dalle mani, lo accesi e cominciai a strofinarglielo tra le gambe. Martina era li in piedi, mani appoggiate sul lavandino e gambe aperte. Io inginocchiato dietro di lei che cercavo di farla bagnare per entrare dentro di lei col mio regalino. Dopo poco si aprì un varco e il vibratore andó dentro con facilità. Martina ebbe un sussulto e cominció a sporgere ancora di più il suo culo verso di me per farlo entrare tutto. Dopo un minuto, stanco di quella posizione, la presi per mano e tenendoglielo dentro con l’altra mano la feci incamminare verso il divano. La sua camminata con il vibratore dentro non era proprio molto elegante ma riuscì comunque ad arrivare al salotto dove la feci sedere, mi misi le sue gambe sulle mie spalle e cominciai a stantuffarglielo dentro girando la rotellina e aumentando la vibrazione al massimo.
    
    “Oh cazzo oh cazzo mi fai venire cosi” urló Martina e non fece a tempo di dirlo che sotto di lei sul divano cominció ad allargarsi una macchia. Allora era vero quello che dicevano in giro, che Martina squirtava. Le tolsi il vibratore da dentro e me la tirai a me per leccargliela e un ...
    ... sapore dolciastro mi inebrió il viso e la bocca.
    
    Mi alzai dalle sue gambe e andai su a baciarla ma lei dopo poco mi scansó e mi aprì i pantaloni. Non era quello che cercavo ma la lasciai divertire un pó col mio cazzo. Nel mentre mi guardavo intorno e vedevo nelle cornici le foto di lei con i bambini a gardaland, la lista della spesa appesa al frigo e una foto del suo ex marito. Un ottimo ritardante.
    
    Ora peró era venuto il momento di esaudire il mio desiderio. Mi distesi a terra e le dissi di accucciarsi sopra di me a gambe aperte, davanti al mio viso. Martina obbedì capendo già le mie intenzioni, ripresi in mano il vibratore e con delicatezza glielo rinfilai dentro, lo accesi e lei sussultó di nuovo. Aveva la sua patatina a pochi centimetri da me. Continuavo a masturbarla e lei nel mentre quando non si teneva alla tavola da pranzo per non cadere si toccava le tette e cercava di leccarsi i capezzoli. Io aumentai la velocità e Martina cominció a saltare sopra al vibratore in maniera sempre più energica. Quando sentì che stava per arrivare al culmine le sfilai il vibratore. Lei spiazzata e sul punto di esplodere mi tolse di mano il vibratore e con la punta cominció a toccarsi il clitoride gonfio. Dopo qualche secondo un copioso liquido caldo mi bagnó la faccia. Aprì la bocca per assaggiarlo e un secondo getto mi centró in gola tra le urla di piacere di Martina che mi si sedette sopra il petto. Io ne volevo ancora, avrei voluto affogare in quel nettare di godimento e un terzo ...