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Squirt Game
Data: 04/04/2019, Categorie: Etero Autore: Sam Booth, Fonte: EroticiRacconti
Come un fulmine a ciel sereno Martina dopo15 anni dal nostro incontro mi era apparsa in un messaggio su instagram “ciao come stai? Da un pó che non ci si vede!”. Dopo quasi 15 anni da quell’incontro a tre assieme alla sua amica, ben descritto nel mio racconto “l’amica della sconosciuta” Martina tornava felicemente a farsi viva. Dopo un lungo scambio di messaggi su varie piattaforme social, finalmente ci demmo appuntamento a casa sua in un pomeriggio di giugno tra un mio appuntamento di lavoro e un altro. Per Martina erano visibilmente passati gli anni, 2 bambini belli grandi, qualche kilo in più, anzi più di qualche kilo in più ma conservava ancora il suo sorriso malizioso di una che sa come farti venire in pochi secondi. Quando mi aprì la porta credevo di trovarla in costume visto che qualche giorno prima mi aveva mandato un selfie mentre si abbronzava al sole ma invece rimasi deluso trovandola vestita in jeans e maglietta. Mi offrì una birra ichnusa e chiaccherammo diversi minuti. Mi parló delle sue vacanze al mare con i bimbi e quindi alla mia domanda se prendeva il sole in topless si alzó dal divano si allontanó un pó da me e si alzó la maglietta. Era sempre la solita troietta. E no….non prendeva il sole in topless ma aveva le tette bianche. Tornò a sedersi vicino a me ma quando mi avvicinai per guardarle meglio le tette da sopra la maglietta mi mandó via. Dopo poco le chiesi se mi mostrava la casa e cominció dalla sua camera da letto, niente di speciale, poi il ...
... bagno con una doccia “sai in quella doccia si puó stare anche a pecorina da quanto grande è” poi mi portó di sopra e mi mostró le camere “prima questa era la mia camera ma era troppo vicina a quella dei bambini e non potevo masturbarmi”. La zoccola faceva come al suo solito allusioni sessuali e io cominciavo a farmi strani film. Presi la palla al balzo per chiederle “ ma con cosa ti masturbi?” “Vieni con me” mi disse e scendemmo le scale e mi portó in camera sua, aprì l’armadio e tiró fuori da un cassetto delle cose “queste sono le palline vibranti mentre questo lo uso più spesso e vibra anche lui” tenendo in mano un dildo jelly rosa fucsia. A quel punto l’abbracciai per buttarla sul letto e usare i suoi giocattoli con lei ma anche li si tiró indietro e mi allontanó. “Ma perchè no scusa” e lei “devo farti un disegnino per dirti che non posso in questi giorni?” “Ah ok adesso ho capito” e ci incamminammo verso il salotto. Io ero abbastanza triste per l’accaduto, convinto di andare in gol facilmente. “Sai” mi disse “l’altro giorno ho usato il vibratore e ho fatto un lago sul letto per quello tengo questi asciugamani a portata di mano” indicandomi una pila di asciugamani su un comó. Io sbottai “ la smetti di provocarmi visto che tanto qui non si batte chiodo?” “Bè che c’entra rispose lei “io te lo dico così per dire” “ si certo come no!” risposi. Tornammo a sederci sul divano e dopo qualche minuto indirizzai la conversazione sulla depilazione maschile “ma tu sei quello ...