1. Arrivai ancora giovane ma non più illibata


    Data: 27/02/2018, Categorie: Feticismo Maturo Tabù Autore: Batman_112, Fonte: xHamster

    ... per poi rientrare per sentire il colpo della cappella sulla bocca dell’utero… dentro… fuori… dentro… fuori… stava impazzendo di piacere… Matt continuava a scoparmi violentemente la fica.
    
    — Ah, sì, favoloso. Sì, ti riempio, sì…
    
    Ogni volta che Matt arrivava sul fondo sentivo che un po' dello sperma di Rick ancora dentro di me, veniva spinto fuori e mi colava sulle cosce. Ma il restante veniva risucchiato dalle contrazioni dell'utero.
    
    Matt venne quasi subito e mi riempì anche lui col suo sperma. Si tolse solo quando il cazzo rimpicciolì e si sdraiò al mio fianco. Avevo goduto, ma non come con Rick.
    
    — Lo sapevo che ti piace essere scopata… Sei una macchina da sesso… — esclamò Matt.
    
    Per tutto il giorno e la notte scopammo assieme, alternandosi tra loro.
    
    Ma ogni volta che toccava a Matt, Rick era sempre più infastidito. Riusciva a malapena a tollerare il fratello, come fosse un male necessario per avere me. Me ne accorgevo dal suo sguardo, vedevo il suo dolore. E allora lo baciavo, come se ne dipendesse la mia vita. Solo allora lo sentivo rilassarsi abbastanza da resistere ancora.
    
    La mattina dopo ero stanca. Avevo dormito ben poco e Rick era teso come una corda di violino. Non potevo lasciarlo guidare in quelle condizioni. Così ebbi un'idea.
    
    Avremmo messo il materasso della brandina nel vano del furgone. C'era solo da spostare qualche s**tolone per avere abbastanza spazio.
    
    Dopo aver saldato il conto del motel e sistemato il furgone, lasciammo guidare ...
    ... Matt.
    
    Io e Rick ci sdraiammo su quel letto improvvisato.
    
    Quella mattina avevo indossato solo un prendisole, abbottonato sul davanti e che consentiva ampi spazi di “manovre”, senza niente sotto. Né mutandine, né reggiseno.
    
    Poco prima di sdraiarsi Rick si tolse i jeans, facendo uscire il suo bel cazzo ancora in tiro, dallo spacco degli slip. Mi sollevò il vestito da dietro, abbastanza da impalarsi nella mia fica.
    
    Rimanemmo in quella posizione per parecchio tempo, senza fare null'altro che sonnecchiare. Alla fine Rick si addormentò.
    
    Solo allora Matt mi chiese — Lo ami? E lui ti ama?
    
    — Sì, con tutta l'anima — risposi. — A entrambe le domande.
    
    — Ho capito, sorellina. Tu sei sua. Non ti prenderò più, allora.
    
    — Grazie — sussurrai felice. — Ne sarà contento anche lui.
    
    Ogni sera ci fermavamo nei motel a dormire e ripartivamo la mattina successiva. Passavo buona parte della notte a chiavare con Rick, che ora non doveva più dividermi col fratello.
    
    L'unica cosa che faceva Matt era di masturbarsi alla vista di noi due che scopavamo.
    
    Dopo sei lunghi giorni di viaggio arrivai ancora giovane ma non più illibata…
    
    Ah! La volete sapere la sorpresa di papà?
    
    La sua casa era una enorme villa spagnola a due piani, qualcosa come dieci stanze da letto, l'immancabile piscina, contornata da tre giovani donne nude, e agenti di sicurezza privata ai cancelli.
    
    Si era fatto un nome nel settore cinematografico ed aveva sfondato, prima come attore e poi come regista di ...
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