1. Il grosso e lungo cazzo della legge


    Data: 27/02/2018, Categorie: Cuckold Etero Sesso di Gruppo Autore: iranes, Fonte: RaccontiMilu

    ... al mondo» gli disse mordendosi il labbro inferiore mentre si girava a lanciargli lo sguardo più sexy che potesse fare. Zenigata sorrise compiaciuto, incapace di rendersi conto egli stesso di come avesse potuto trasformare una tigre dagli artigli affilati come Fujiko in una dolce gattina dedita solo alla riverenza. Lupin assisteva distrutto alla consacrazione del legame tra Fujiko e Zenigata. Il grande ladro si sentiva umiliato, ma sopratutto derubato della donna che amava sopra ogni cosa, quella donna che ora implorava l’ispettore di incularla più forte, che continuava a bramare quell’enorme cazzo che le dilatava il culo e le affondava fin nelle viscere.
    
    Quel momento fu interrotto dall’allarme della prigione, Ghemon e Jigen erano riusciti ad evadere. Zenigata se lo aspettava, sapeva di non poterli tenere in prigione, ora il suo piano sarebbe stato messo davanti alla prova. Estrasse il suo cazzo dal culo di Fujiko e seppure con le difficoltà del caso lo infilò nei pantaloni, afferrò l’impermeabile ed uscì dalla stanza
    
    «Torno fra cinque minuti» annunciò sbattendo la porta, stando ben attento a non chiuderla. Si allontanò dalla stanza per lasciare mano libera ai due evasi che tempo pochi minuti erano dentro la stanza.
    
    «Fujiko! Lupin!» urlò Jigen per richiamare la loro attenzione
    
    «È…è nuda!» balbettò Ghemon
    
    «Ma che razza di interrogatorio vi hanno fatto?» chiese l’infallibile pistolero mentre liberava il ladro
    
    «Andiamo via e basta!» tagliò corto Lupin. Si ...
    ... precipitarono fuori dalla stanza, ma il ladro si attardò un attimo a tendere la mano alla sua fidanzata
    
    «Non possiamo Lupin- disse lei scuotendo la testa- Io non posso più vivere senza il cazzo di Zenigata e tu- gli si avvicinò sensuale come non mai- non puoi più essere Lupin. Siamo suoi giocattoli, ormai!» e lo tirò dolcemente per le mutande dentro la stanza.
    
    Zenigata, dal suo nascondiglio sorrise diabolico, Jigen e Ghemon non sarebbero stati un problema senza Lupin. Tornò nella stanza, appoggiò l’impermeabile all’attaccapanni e si sedette sulla sua poltrona dietro la grande scrivania. I due erano lì, a lato della scrivania, in piedi, composti, in attesa solo di sentire i suoi desideri che ormai erano anche i loro. Con un gesto delle dita chiamò a se Fujiko che sculettando si avviò verso il suo Padrone. La prese per i capelli e la spinse a chinarsi, non protestò, anzi, le scappò un gemito di piacere. Si sbottonò i pantaloni perché lei potesse vedere e con un sorriso compiaciuto ordinò «Preparala» Lupin incapace di resistere si avvicinò alla sua fidanzata, ormai ex fidanzata, e dapprima timidamente, poi sempre più eccitato leccò la fica della bella ladra, futura slave
    
    «Dammelo, ti prego» sussurrò la ragazza smaniosa
    
    «Il culo, Lupin, è ora di marchiarla» divertito mentre Fujiko sempre più eccitata aveva un orgasmo solo a quelle parole. Si alzò e si liberò dei pantaloni, poi si avvicinò alla sua schiava
    
    «È pronta» confermò sottomesso Lupin
    
    «Bagnamelo» lo umiliò ...