Giochi ad alta tensione
Data: 30/03/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Cuckold
Etero
Autore: dealuce, Fonte: RaccontiMilu
... “Virginia! Sei insaziabile!” esclamò Evelyn. “Lo so” le sorrisi di rimando arrossendo un poco. “Mi spiace ma sono molto molto stanca. Sono distrutta quindi pensavo di chiedervi ospitalità per stanotte, ma per oggi ne ho avuto abbastanza”. Le feci gli occhioni tristi quasi a ricordarla che io l’avevo aiutata a procedere verso il parossismo orgasmico poco dianzi. Allora intervenne Ale. “E’giusto Evelyn! Ora sei tu a dover confessare un aneddoto piccante ricambiando Virginia….poi accada quel che deve accadere!” aggiunse ridacchiando sardonicamente.
Dopo questa decisione salomonica, Evelyn, tutta nuda si sistemò sul divano al mio fianco e iniziò a narrare con voce soave e coinvolgente, mentre io le percorrevo la schiena nuda con la mano passando poi a stimolarle i morbidi seni. “Avevo compiuto da poco 18 anni, studiavo ancora al liceo. Quel pomeriggio avevo invitato a casa colei che sarebbe diventata in seguito la mia ragazza fissa, dal nome Sofia. Proveniva da una famiglia piuttosto tradizionalista ed era, è ancora, molto pudìca. Io l’avevo iniziata al sesso saffico che riscontrava i suoi gusti (non era mai stata a letto con un uomo), ma la lasciava al medesimo tempo piena di dubbi e sensi di colpa. Questi conflitti interiori suscitavano talora litigi tra noi, ma sempre tornavamo unite essendo molto complici e attratte l’una dall’altra. Soltanto, mi aveva pregato di essere molto discreta perché almeno per il momento, non voleva che la sua famiglia sospettasse alcunché. ...
... Si può dire che aveva perso la verginità con me, allorché le avevo inserito un vibratore nella cosina dopo qualche mese che ci frequentavamo andando avanti a sfregamenti e torridi 69. Quel pomeriggio non era neppure previsto ci dedicassimo all’erotismo, perché l’avevo avvertita che mia madre sarebbe potuta tornare di lì a poco. Però, quella volta mi feci convincere, o meglio sedurre. Non so se per motivi ormonali, o stagionali, o altri fattori, ma Sofia era infoiata come non l’avevo mai vista. Poco dopo essere arrivata a casa e aver iniziato a studiare, aveva annunciato con voce languida di provare troppo caldo e, improvvisamente, si era tolta praticamente tutto, restando in calzini, mutandine di pizzo nero e reggiseno. Questa condotta mi colpì molto perché non era mai stata tanto spregiudicata. Purtroppo, attratta dal suo bellissimo corpo: asciutto, ma con le curve nei punti giusti e non privo di un seno piuttosto generoso (una terza scarsa ma comunque bella soda e ben proporzionata), persi la testa e non potei far altro che cedere alle lusinghe delle gioie carnali. “Va bene ma non mettiamoci troppo” le concessi, lasciandomi mettere le mani sul seno, sui fianchi, sul sesso e scivolare l’abito che indossavo sino ai piedi. Così, completamente nude, ci posammo sul mio letto come due farfalle in amore. Lei accese il mio vibratore e, senza neanche chiederne il permesso, se lo spinse dentro la fighetta che conoscevo essere abbastanza stretta. Doveva essere un lago per infilarselo ...