1. Giochi ad alta tensione


    Data: 30/03/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Cuckold Etero Autore: dealuce, Fonte: RaccontiMilu

    ... sollazzarmi in tal guisa che con angoscia estrema sentii la porta dell’appartamento aprirsi. Sbiancai e, in preda al panico, estrassi la spazzola, facendo appena in tempo ad asciugarla con le lenzuola e riporla sul comò. Mi tolsi i tacchi che caddero sotto il letto e riuscii non so come a mettermi una felpa che trovai sotto il guanciale, quando sentii bussare: “Virginia che ci fai a letto a quest’ora” mi chiese mia mamma preoccupata. “Nulla, ero un po’indisposta, ma non preoccuparti, sto già meglio”. “Mmmm” mi squadrò lei, in effetti sembri un po’pallida. “Cosa ti senti esattamente?” “Un po’di mal di pancia e nausea” “Allora ti farò una bel the caldo alla cannella, come piace a te. Vedrai che ti rimetterà al mondo”. Annuii spiando con la coda dell’occhio che la spazzola che fino a qualche istante prima mi stava penetrando. Temetti fosse rimasta su di essa qualche stilla della mia eccitazione passibile di tradirmi. Appena mia madre uscì, tirai un sospiro di sollievo, ma non potevo comunque muovermi per indossare qualcosa da mettermi dalla cintola in giù dato che avrei dovuto prenderlo dall’armadio e avrebbe potuto vedere la mia oscena nudità. Così decisi di continuare a rimanere a letto e…continuare a. toccarmi” “mmm che puttanella che sei” mi interruppe Evelyn “continua, ti prego, e sintetizza un po’non sono lontana dal venire”. In effetti vidi che si dimenava sul letto spingendosi il mio vibratore ben in profondità come telecomandata da una forza superiore. “Dunque ...
    ... ripresi a toccarmi. Poiché avevo bisogno di qualcosa dentro misi due dita della mano destra che scivolavano in profondità lungo le pareti della mia vulva, mentre sopra ripresi a scoprire e tormentare la pelle sensibilissima adiacente alla clitoride. Percepivo con le dita e col calore che si effondeva lì sotto che avevo ripreso a colare. Mi vergognavo tantissimo perché mi stavo toccando con mia madre a pochi passi. Avrebbe potuto sentire l’odore di fanciulla in calore o intuire movimenti sospetti. “E’quasi pronto Virgy!” mi fece mamma e io le risposi appena in tempo. “Gra….grazie” che venni impetuosamente. Riuscii appena in tempo a ricompormi alla bell’e meglio quando mamma mi portò la tazza. “Ora hai ripreso colore, anzi sei quasi rossa” “Avrò un po’di febbre in effetti, mi pare di scottare”. “Bevi il the e poi vediamo”. Così feci, ma, malauguratamente, avevo ancora necessità di godere perché la fame, in questi casi, vien mangiando. Mamma sembrava stare lì in cameretta per osservarmi, al che spazientita e vogliosa le feci “la febbre la provo poi! Fammi riposare un’oretta e vediamo come starò poi”. “Certo scusami. Ti abbasso la tapparella, ok?” “Sarebbe meglio, grazie” le risposi. Così quel pomeriggio non feci altro che toccarmi venendo altre quattro volte di fila. Mi rimisi la spazzola, che venne trattenuta dai miei muscoli vaginali, nella passerina. Intanto giocherellavo con le dita sopra. Tra un orgasmo e l’altro mi concedevo solo pause di pochi minuti. Era la prima volta che ...
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