1. Giochi ad alta tensione


    Data: 30/03/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Cuckold Etero Autore: dealuce, Fonte: RaccontiMilu

    ... aneddoti-confessioni- mi stavano irrimediabilmente eccitando, quantunque la mia patatina fosse esausta per tutti i piaceri che mi ero concessa.
    
    Quasi leggendomi nel pensiero, Evelyn mi fece “Hai una voce bellissima e così sensuale. Raccontami altri episodi simili. Mi fanno impazzire”. Così mi accinsi senza farmelo ripetere “dunque, non &egrave accaduto di recente, ma lo ricordo con intensità perché rischiai tanto di essere colta in flagrante. I miei non erano in casa. Dovevo studiare per un’interrogazione che avrei dovuto sostenere il giorno seguente. Avevo ripetuto tutto, ma, malgrado l’evidenza, il mio animo perfezionista mi spingeva a ricominciare da capo. Ad un certo punto, un po’annoiata, decisi di profittare della solitudine per spogliarmi e fare una sorta di défilé nuda allo specchio. Tutta colma di desiderio per me stessa,mi liberai velocemente di ogni cosa e, dopo aver ammirato il mio corpo nudo allo specchio del bagno, mi abbandonai languidamente sul letto, indossando soltanto scarpe col tacco. Mi sentivo meravigliosa e davvero indecente. Scorgendo sul comò la spazzola, decisi d’inserirmela. Non lo facevo spesso, ma quel giorno ero così eccitata che non mi ritrassi all’idea. Magari sarei venuta anche più volte, pensai spregiudicatamente, colma di una voglia sfrenata. Un calore intenso mi risaliva dal grembo pervadendomi ovunque. Malgrado fossi vergine, l’imene mi si era rotto da tempo, non ricordo nemmeno più se durante una spaccata al corso di danza, oppure ...
    ... qualche giorno prima che le mie dita erano state troppo audaci nello sprofondare dentro le mia cavità. Ad ogni modo, dopo essermi alzata a aver risciacquato per bene la spazzola riscaldandola con l’acqua calda, iniziai a stuzzicarmi il sesso, ad esplorarmi. Con innocenza indecente, mi diedi a me stessa. Premetti la spazzola contro le labbra della mia intimità, già gonfie e bollenti, poi esercitai con essa una pressione sul bottoncino. Scosse elettriche mi annebbiarono per un attimo la coscienza. Infine, aprendomi i piccoli petali, iniziai a procedere sprofondandola viziosamente nella fessura già colma di umori. Era meraviglioso! Mossi i fianchi adagiata sul letto, assecondando la penetrazione: la volevo ancor più dentro! Così, la immersi sino in fondo nella cuore della mia femminilità, inzuppandola di umori. Anche riscaldata dal getto d’acqua, la spazzola risultava fredda paragonata al mio sesso eccitato e torrido. Sentivo il profumo del mio respiro che aveva un lieve retrogusto di fragola. Con l’altra mano i carezzavo i lineamenti: le linee dei fianchi, le guance, i seni che ondeggiavano. Ci giocavo senza fretta con movenze estenuanti e pienamente appaganti. Badai poi a scostare il cappuccio della clitoride per richiamarla al suo dovere: condurmi in paradisi di estasi trasmettendomi sensazioni irripetibili. Gemetti.
    
    Il tempo era scorso senza che me ne rendessi conto, persa com’ero tra i meandri dei sensi, ma non credo fossero passati molti minuti da che avevo cominciato a ...
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