1. Giochi ad alta tensione


    Data: 30/03/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Cuckold Etero Autore: dealuce, Fonte: RaccontiMilu

    ... scrivania leccandolo tutti e tre. Mi vergognavo tantissimo ma ormai non mi ponevo più limitazioni. Scorsi l’orologio a muro: erano quasi le undici. Dal pomeriggio non avevo fatto altro che godere. Con un’altra donna. In modo indecente e irripetibile. “Ci facciamo un altro giretto?” chiese Evelyn quasi svogliatamente. Era ancora seminuda ma si stava rivestendo. Cominciavo ad essere un po’assonnata per tutte le sconcezze che ci eravamo concesse, ancora molto arrossata in viso e mi stava venendo un po’di mal di testa. Mi accorsi di essere diventata talmente spudorata da scordarmi persino di richiudere le gambe. Evelyn, o meglio la sua lingua, mi aveva ripulito per bene dai miei succhi orgasmici saettando maliziosamente sulla mia fessura e sulle parti anatomiche intorno ad essa. Mi aveva bevuta tutta. Ora mi rilassavo beatamente mangiandomi un po’ di cioccolato misto a panna. Me ne ero spruzzata anche un po’ sui piedi e sui capezzoli per farmeli leccare da Alessandro ed Evelyn. Ci stavamo divertendo molto. “Ma tu sei venuto solo una volta, chiesi ad Alessandro?”. “Sì, ma non preoccuparti che non &egrave finita qui!” mi sorrise di rimando. Un brivido di voglia mi attraversò. “Ma sono un po’stanca”. “Beh, ha ragione Evelyn usciamo e facciamoci un giro, l’aria fresca ci farà bene, ma prima beviamoci su”. Aprimmo una bottiglia di vino bianco finendola tutta brindando a noi.
    
    Ora vi descrivo come uscimmo. Indossai un gonnellino di tela bianca a mezza coscia senza intimo né ...
    ... calze. Mi stavo abituando a girare in modo così scandaloso. Ai piedi ballerine argentate col tacco. Sopra una camicetta color beige, aderente ma non troppo. Sotto nulla. Evelyn invece si mise il mio vestito, quello che portavo indosso quando la vidi per la prima volta nel pomeriggio. Anche lei senza mutandine. Scarpe décollet&egrave nere. In giro facemmo le stupide. Ci baciavamo quando incrociavamo qualche passante e ridevamo tra noi dinanzi alla sua faccia scandalizzata. Alessandro si divertiva a farci dispetti, come infilarci le mani sotto i vestiti a sfiorare i nostri sessi, intrufolandosi dentro di essi per rubarci dei gemiti. L’aria fresca della sera mi accalorava nuovamente.
    
    Ci sedemmo su una panchina al parco. Non c’era quasi nessuno in giro. Evelyn tirò fuori il suo vibratore e, senza pudore, se lo spinse dentro la figa prendendo poi a titillarsi la clitoride. “Devo godere” quasi si giustificò sorridendo intimidita dalla sua stessa audacia. Si tirò giù le spalline e alzò un poco il vestitino a liberare la passerina per mostrarcela. Accese il vibratore e iniziò a godere mentre la baciavamo. Cercavamo di coprirla dimodoché nessuno la potesse vedere in quello stato. Era una scena stupenda. Evelyn si fidò di noi che le facevamo da sentinelle per avvertire nel caso qualcuno arrivasse. Godette come una porca su quella panchina, mentre rivoli di umori colavano dal suo sesso in fiamme. Dopo vari orgasmi puntò ancora una volta i piedi nudi sull’erba e sospirò soffocata “mmmm ...
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