Desiderio di appartenenza
Data: 29/03/2019,
Categorie:
Etero
Autore: PreciousJewel, Fonte: Annunci69
... guardarlo per sapere che è comodamente seduto su una poltroncina di color rosso, che avevo notato poco prima, mentre mi fissa in silenzio.
Dio come sento i Suoi occhi su di me, li sento scavarmi dentro, frugare la mia ansia.
Poi improvvise quelle parole attese "spogliati". Gesti lenti, che devo controllare perché sento che Lui vuole così; il mio corpo che si svela piano, la pelle che si mostra.
Gesti lenti che malamente nascondono ciò che provo. Devo forzarmi per ripiegare con cura gli abiti e di nuovo immobile, davanti a Lui, solo un minuscolo slip nero a coprirmi, le mani dietro la schiena, il busto eretto, come Lui so che mi vuole, fiera.
Lo sfrigolio della sigaretta che annega nel bicchiere, quasi un segnale, l'inizio.
Un tremito leggero, che non so controllare, non freddo, non certo paura, un misto di eccitazione, di attesa, di non sapere e desiderare.
Torturo le mani dietro la schiena, un velo di sudore mi inumidisce la pelle, Lui davanti a me, lo sento, il Suo profumo, "quel" profumo, che ormai, non posso ché associare a Lui.
Ad occhi bassi vedo la Sua camicia candida, i gemelli ai polsi, le Sue mani; quanto le vorrei ora quelle mani, ad accarezzarmi il viso, a sfiorare il collo, a stringer la gola o, decise, a forzare le mie cosce per chiudersi severe sul mio sesso che pulsa, quasi un secondo cuore vivo.
Si avvicinano quelle mani, sfiorano appena il volto, quasi una carezza mentre annuso l'odore della Sua pelle, di Lui; poi decise si ...
... stringono sulla nuca, un respiro profondo e odore di cuoio che si mescola al Suo, il collare che accarezza la pelle, stringe la gola. Sua.
Con gesti decisi stringe sui miei occhi la benda, il buio, lo amo e lo odio assieme.
Il gelo della catena che si aggancia, lo strattone severo, a guidarmi.
Passi insicuri nel buio, le ginocchia che urtano un ostacolo, “cazzo cos'è questo?” cerco di evitarlo ma mi trattiene.
Senza una parola mi guida ad inginocchiarmi su quella sedia e subito corde sfiorano la mia pelle, segnano le caviglie, i polsi.
Ora sono totalmente nelle Sue mani.
Mi vedo con gli occhi della mente, come so che Lui mi vede, il viso appoggiato alla spalliera della sedia, la curva morbida della schiena che scende verso le natiche, le cosce schiuse bloccate da quelle corde.
Il solo pensiero mi eccita, anche se un brivido di sordo timore mi scuote. Sono nelle Sue mani, totalmente.
Una carezza leggera sui miei capelli, quasi a rincuorarmi, e subito tutto cambia, come sempre, tutto ed il contrario di tutto.
Gesti bruschi ad aprirmi la bocca, il sapore stopposo di una corda annodata tra le labbra, a stringersi dietro la nuca, a soffocare gemiti, mugolii, parole. E di nuovo silenzio. Di nuovo lo scatto dell'accendino. Di nuovo quel sentore di fumo, mi guarda, mi osserva mi giudica Lo so.
Sento i Suoi occhi accarezzarmi, seguire la curva della schiena, disegnare la rotondità dei miei glutei, soffermarsi tra le cosce, dove lo slip ormai è fradicio.
Mordo ...