1. Io e lei


    Data: 27/03/2019, Categorie: Etero Autore: porcosingolo93, Fonte: Annunci69

    ... passavo a prenderla, quindi casa sua era un luogo totalmente nuovo per me.
    
    Dopo qualche secondo passato a guardarmi intorno, entrai in cucina e la trovai attenta mentre preparava qualcosa, ma era di spalle quindi non riuscivo a capire di cosa si trattasse. Mi fermai sulla soglia della porta ad ammirare quel corpo stupendo. Gli short mettevano in risalto quel bel culetto sodo e pieno, rotondo al punto giusto. Mi avvicinai e mettendomi dietro di lei, le baciai il collo,
    
    stava preparando un vassoio di pasticcini e snacks, con cioccolato, panna e pezzettini di frutta. Al mio bacio sul suo collo caldo, le cadde sul bancone un po' di cioccolato da uno dei dolcetti, quindi lo raccolse con un dito e portandolo indietro senza girarsi me lo fece leccare. Me lo gustai tutto. E non sto parlando del cioccolato, ma del suo dito, della sua pelle.
    
    Andammo in salotto dopo pochi minuti, passati a scherzare, e ci buttammo sul divano con il vassoio sul tavolino a pochi centimetri da noi.
    
    Giocammo tutto il tempo, ci imboccammo a vicenda con i pasticcini e non avevamo nemmeno seguito per un minuto consecutivo il film in tv. Intorno alle 23.45, andò via la luce, probabilmente per un temporale a pochi km da noi, così restammo sul divano abbracciati al buio. Eravamo in silenzio, sentivamo solo i nostri respiri e i tuoni in lontananza, qualche lampo faceva brillare il cielo all'orizzonte.
    
    Lei si mise a cavalcioni su di me e prese a baciarmi il collo, per poi salire fino alle labbra e ...
    ... infilarmi la lingua in bocca. Aveva ancora il sapore della cioccolata con un retrogusto di frutta e ce lo scambiammo tutto.
    
    Poi si fermò e sentii la sua voce: "Sto bene con te".
    
    Sorrisi, la cosa era reciproca e glielo dissi: "Anche io. Non immagini quanto."
    
    Riattaccammo a baciarci come due ventose, sentivo la sua lingua quasi in gola, era davvero presa e voleva dimostrarmelo.
    
    Ovviamente tutto quel lavoro di lingua, mi fece venire un'erezione, e lei accorgendosene, cominciò a muovere il bacino avanti e indietro.
    
    Tornò la luce dopo quasi un quarto d'ora e ci diede fastidio, ormai eravamo abituati al buio e a quella magia che avevamo creato sfruttando il momento. Riaprimmo gli occhi dopo un paio di minuti passati sempre a giocare con le nostre lingue e ci staccammo, con un filo di saliva che ci univa e che poi si spezzò andando a finire sulle sue labbra. Mi avvicinai e le leccai.
    
    Lei si alzò per andare a vedere Bob, il suo cane, ma non si era nemmeno accorto del fatto che fosse mancata la luce... dormiva in modo talmente profondo che non sentiva nemmeno i tuoni in lontananza. Meglio così.
    
    Approfittando di quella pausa, decisi di sistemarmi un po' il pacco, che stava iniziando a stare stretto dei jeans, lei tornando mi vide e ridendo mi disse: "Eh sì, il tuo amico si è svegliato. L'ho sentito prima"
    
    "Colpa tua" continuai ridendo
    
    "Sì sì, sempre colpa mia... facciamo una cosa, mettiamoci comodi".
    
    Come finì la frase, portò le mani al bottone dei suoi ...
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