Nunzia
Data: 25/03/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Pigover60, Fonte: Annunci69
... insinuai le mani dietro la schiena per slacciarle il reggiseno; quando fu libero le baciai e leccai i capezzoli inturgiditi poi, dopo un po’, mentre la sentivo gemere di piacere, mi abbassai, sfiorandole il ventre con la lingua.
Arrivato all’inguine, le mie mani presero possesso delle mutandine e gliele sfilai senza alcuna difficoltà, perché lei arcuò la schiena per agevolare l’operazione.
Lo spettacolo che mi si presentò fu eccezionale: aveva la vulva bagnatissima e gli umori avevano imprigionato anche il pelo.
Mi abbassai e cominciai a leccarla.
Lei si contorceva e gemeva.
Approfittando dei suoi movimenti, continuando a leccarle la vagina, assaporandone la fragranza, le insinuai un dito nel buchino posteriore.
Urlò di piacere ed una quantità enorme di crema usci dalla sua vagina.
Ripresi a leccarle la vagina infilandole la lingua dentro, come se fosse un piccolo pene.
Oramai i suoi gemiti di piacere erano continui e, quando andai a succhiarle il clitoride ebbe un nuovo, intenso orgasmo.
Mi fermai.
Lei, ansimante, mi disse: “Sei un amante eccezionale, … un vero porco … però …”
“Però?” la sollecitai.
“Ora ti vorrei dentro di me con … lui” e me lo disse guardando il mio membro in erezione.
“Non chiedo di meglio, ma siccome sono un po’ … ciccione, vieni tu sopra”
Mi distesi sulla schiena e lei mi fu sopra, con una mano agguantò il mio pene duro e gli fece strada nella vagina che era bagnata in modo incredibile.
Poi si chinò su di ...
... me e, mentre io cominciavo a stantuffare, mi baciò profondamente.
Non so quanto durò, ma, ad un certo punto, ricordandomi dell’effetto che aveva fatto il mio dito nel suo culo, ci riprovai e lei, come prima, più di prima, ebbe un incredibile orgasmo.
Non riuscii più a trattenermi e le scaricai in vagina il mio sperma.
Ansimanti, ci fermammo, continuando, però, ad attorcigliare le nostre lingue.
Poco a poco, il mio membro si afflosciò ed uscì da quella stupenda fessura e lei, in un soffio, mi disse “Grazie! Erano anni che non godevo così!”
“Lo faremo ancora, vero?” le chiesi con malizia.
“E come potrei non accettare? Sono in arretrato e devo recuperare con … con … con le scopate, ecco! L’ho detto!”
Ridemmo di gusto.
Lei si scostò dal mio corpo e, nel farlo, lasciò colare i suoi ed i miei umori sul mio membro e sulle cosce … “OPS! … Non sia mai detto che tu debba restare in quelle condizioni!” mi disse e si voltò per leccare le mie cosce poi mi agguantò il pene e se lo portò alla bocca.
Lui, come lo aveva definito Nunzia, riprese vigore e lei gli si dedicò intensamente.
Approfittai della posizione ed affondai la mia lingua nella sua vulva.
Godemmo più o meno nello stesso momento.
Dopo esserci lavati a vicenda nel bidet, ci rivestimmo e mi venne spontaneo chiederle: “Ho notato due volte che ti piace quando infilo il dito nel tuo culetto …”
“Molto. Ma, la prossima volta, non voglio più che tu lo faccia! - scoppiò in una risata - Non più solo ...