1. Siti erotici: il primo incontro, vent’anni fa…


    Data: 24/03/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Shoganai65, Fonte: Annunci69

    ... sconosciuto/a. A smuoverci era la passione, il gioco, il senso del proibito e non quell’esasperata ricerca dell’estetica con i mille paletti, distinguo, limiti che si leggono oggi su gran parte degli annunci.
    
    Pensai di fissare un primo appuntamento in un music bar che andava di moda in quegli anni in città, con l’idea di portarla nel mio appartamento se le cose avessero preso una certa piega.
    
    “Non ce n’è bisogno” mi rispose. “Puoi venire tu direttamente a casa mia. Abito in Via Lombardini, zona Navigli. Al terzo piano del numero….”.
    
    Wow, la serata prometteva bene.
    
    Mi presentai a casa sua in gran spolvero: capelli gelati, profumo Yves Saint Laurent, un paio di jeans Levi’s, una camicia button down azzurra, un giubbotto di camoscio. Lungo la strada mi ero fermato a comprare una bottiglia di Brunello di Montalcino perché, in ogni caso, quel primo incontro online andava celebrato degnamente.
    
    Suonai il campanello e dopo pochi istanti Deborah mi venne ad aprire. Mi accolse con uno splendido sorriso pieno di malizia. Aveva gli occhi verde smeraldo. Una carnagione candida con quelle tipiche lentiggini sul viso che fanno molto British. I capelli lunghi e mossi erano ramati. Le labbra piene, morbide, disegnavano una bocca oltremodo invitante. Indossava una lunga vestaglia di seta rossa, non allacciata sul davanti. Sotto un body bianco semitrasparente con calze e reggicalze in tinta. Ai piedi un paio di scarpe col tacco alto, dello stesso colore della vestaglia. Nella ...
    ... mia fantasia me l’ero immaginata magrissima (chissà perché) ed invece aveva una terza abbondante di seno, i fianchi rotondi ed un culo delizioso.
    
    Restai abbagliato dalla sua bellezza. Mai mi sarei aspettato di combinare un incontro del genere grazie ad un semplice annuncio su internet. Ci presentammo. Le porsi la bottiglia che mi invitò ad aprire subito mentre lei tirava fuori i bicchieri. Non c’era alcun imbarazzo tra noi. Versai il Brunello, e lei salendo in piedi sulla sedia della cucina propose un brindisi:
    
    “I want to make a toast! To our meeting and our fucking! "
    
    Facemmo cin-cin con i nostri calici e, dopo aver bevuto un solo sorso lei si avventò su di me. Voleva bere il vino dalla mia bocca mi disse e poi leccarlo sul mio petto. Aveva preso la situazione in mano e io mi feci guidare.
    
    Cominciammo con lo scambiarci il vino attraverso baci interminabili. Io bevevo un sorso e poi lo passavo a lei con la lingua. Nel frattempo aveva iniziato a spogliarmi. Mi tolse il giubbotto e la camicia facendomi saltare un paio di bottoni nella foga. Mi versò un po’ di vino sul collo e sul petto ed iniziò a leccarmeli con trasporto. Fece colare un rivolo fino all’ombelico e scese con la bocca lungo il mio ventre. Si rese conto che il mio cazzo, già impazzito di suo, stava premendo sotto i jeans per uscire e cercare di capire cosa stava succedendo. Io ero passivamente partecipe, mi sentivo investito da un uragano di passione.
    
    Si tolse la vestaglia e mi strappò di dosso ...