1. Sesso in ufficio - secondo capitolo


    Data: 24/03/2019, Categorie: Etero Autore: Giangi57, Fonte: Annunci69

    ... qui.”
    
    “Ormai è troppo tardi. Sapevi quello che ti aspettava. Ti ho forse costretta a venire?”
    
    La ragazza fece un cenno negativo con il capo e, fissando come affascinata i peli che uscivano in grossi mazzetti ricciuti da sotto il corpetto di Roberta, cominciò a spogliarsi.
    
    “Mi vergogno... Non sono bella nuda...”
    
    Tuttavia, continuò lentamente a farsi scivolare di dosso il vestito fin quando non se lo tolse del tutto.
    
    Noemi era rossa di pelo. In mutandine e reggipetto, quel corpo dalla pelle lattiginosa costellata da piccole macchie rosate era, per Roberta, due volte eccitante.
    
    “Via il reggipetto e subito!”
    
    La ragazza mise a nudo i suoi seni pesanti dalle areole violacee. Non si rasava sotto le ascelle e l'odore della sua traspirazione colpi le narici della pasticciera che si eccitò ancora di più.
    
    “Le mutandine, adesso!”
    
    “Oh, preferirei aspettare un attimo.” Roberta perse la calma. Impugnata una frusta di lunghi lacci di cuoio, assestò un violento colpo alla poveretta proprio sui seni. Noemi urlo di dolore
    
    “No, si fermi, non mi faccia male..! Me le tolgo subito!”
    
    Le mutandine scivolarono lungo le cosce leggermente grasse. Il pube della ragazza era rosso e folto
    
    “Girati su te stessa.
    
    Noemi ubbidì. Le sue natiche tremavano un poco ad ogni suo movimento, delle natiche bianche, solo leggermente più scure vicino al solco anale dal quale sbucavano ciuffi di peli rossastri. Roberta le ordinò di sedersi su un alto sgabello posto in un angolo della ...
    ... stanza. La ragazza ci si arrampico sopra e subito Roberta le posò il manico della frusta sulle ginocchia domandandole di spalancare lentamente ma il più possibile le cosce. A Roberta piaceva gustarsi le cose con calma. Adesso, vedeva le grandi labbra di Noemi semiaperte che rivelavano le piccole labbra e la clitoride eretta. Arrossendo come un papavero la ragazza si lamentò:
    
    “Sono. vergine.. Lei mi ha promesso…”
    
    Senza darle ascolto, la donna appoggio il palmo della mano sul rosso pube della sua giovane conquista per scendere subito dopo più in basso, aprendosi la strada in quella fessura umida e palpitante in maniera poterci infilare dentro un dito.
    
    “Oh no.. Sono vergine, signora Roberta!”
    
    Man mano che il dito si introduceva dentro di lei, Cosce della ragazza tremavano sempre di piacere mentre un forte odore di traspirazione e di sesso emanava dal suo corpo sudato. Roberta ritrasse il dito dalla vagina umida e se lo portò alle narici mentre la ragazza si faceva di porpora per la vergogna.
    
    “Benissimo” disse soddisfatta
    
    “Adesso mettiti in ginocchio sullo sgabello” La ragazza ubbidì piena di vergogna. In quella nuova posizione mostrava completamente il suo culo dalle natiche bianchissime. Roberta glie le afferro con ambo le mani scoprendole l’ano, una visione perfetta che le diede un brivido di anticipazione. L'ano, dai bordi quasi rossi e orlato da una sottile peluria anch’essa rossa, come se tosse una creatura viva e più in basso, la fessura grassoccia della ...
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