Attrazione continua
Data: 21/03/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... succede di tanto insolito?’ – gli sollecitò frattanto Pietro, esaminandolo manifestamente addolorato, inquieto e palesemente impensierito.
‘Perché me lo domandi?’ – rispose quasi indispettito Basilio.
‘Perché? E’ tutto il giorno che stai adocchiando Vanessa con un’aria losca e con un atteggiamento immorale e minaccioso, mentre noi due siamo qui in spiaggia dove ci sono tante belle ragazze da non farti dormire per tutta la notte. Tu sei tutto adirato, esasperato e risentito. Dimmi una cosa, avete per caso litigato?’.
‘No, è colpa unicamente di quest’accidenti di caldo che non m’ha fatto riposare come si deve. Sono alquanto ombroso e abbastanza suscettibile’.
‘Dai, vieni, che andiamo a farci una passeggiata verso il litorale’.
‘Credo che ne varrà la pena, probabilmente sarà meglio, è un buona idea, almeno mi distolgo un poco’.
Basilio non era adirato né furibondo con Vanessa, bensì con sé stesso, giacché adesso lo sapeva concretamente: lui si era materialmente innamorato e questo lo fece sorridere ripensando a tutto l’accaduto. Ammaliato e perso, geloso e sospettoso, mentre Vanessa se ne stava sul lettino in riva al mare con Beatrice e Federica fissando con lo sguardo il paesaggio, facendo commenti e vivaci considerazioni sugli altri ragazzi. E adesso che cosa faccio pensò tra sé. Dopo ritornarono in camera dopo una giornata al sole, Vanessa e Basilio erano entrambi in costume in piedi per discutere per chi avrebbe avuto per primo la priorità ...
... per poter usufruire della doccia, sennonché in quella circostanza lei lo punzecchiò accortamente in modo sagace:
‘Guarda Basilio, mi sono scottata, sai non credevo di diventare così’ – disse lei, massaggiandosi lievemente l’epidermide distintamente arrossata per quella lunga esposizione al sole.
Basilio giunse alle sue spalle, afferrò Vanessa sotto le braccia, la sollevò leggermente, la spinse sul muro premendo il suo cazzo sul suo morbido sedere.
‘Basilio, no aspetta. Che cosa fai?’.
‘Vanessa, io non resisto più, perdonami, cerca di comprendermi’. Lui al momento conversava oramai con il respiro affannoso e convulso.
‘Basilio, che cosa vuoi fare?’ – nel tempo in cui lei sofisticava modificando quella definizione quasi criticandola, lui proseguiva la sua opera.
Lui le afferrò i capelli, però senza violenza, li agguantò per dirle che era sua e che la voleva, la collocò sul letto distendendola con la pancia verso il basso, le slacciò i lacci del reggiseno, quelli delle mutandine e del costume. Vanessa si girò per ammirare quello che stava compiendo, in questo modo con un impatto energico le sfrangiò l’indumento, tirò giù il suo e attese di spingersi dentro, poi quando sentì qualcosa di bagnato e di caldo conficcò a fondo ed entrò in lei. In seguito Vanessa si volse per guardarlo, lui estrasse il cazzo e la rivoltò per penetrarla nella posizione più congeniale, successivamente la baciò e sentì il suo sapore, dato che era più buono dell’acqua e di qualsiasi cosa ...