Attrazione continua
Data: 21/03/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
A dire il vero, per dirla proprio tutta, in primo luogo erano unicamente due le cause che lo attanagliavano di brutto abbrancandolo, per il fatto che quell’estate Basilio voleva starsene placidamente accomodato nella sua prediletta dimora. La prima ragione, invero, alla radice del problema era primariamente per via delle sue risorse finanziarie alquanto modeste e ristrette, il secondo movente, invece, perché non lo avvinceva né l’entusiasmava per nulla l’idea di viaggiare in autostrada in compagnia di quella oramai deteriorata autovettura, da piantarlo inaspettatamente in disparte per causa di guasti estemporanei che sarebbero potuti sorgere alla prima occasione, impacciandolo e ostacolandolo oltremodo.
‘Cerca di non impensierirti ulteriormente, non disperarti, perché vedrai che acciufferemo indubbiamente un ostello che implichi poche spese’ – gli aveva nel frattempo annunciato il suo amico Pietro confortandolo e spalleggiandolo per l’occasione.
In effetti, a ben vedere, quelle insolite decadenze di quella dimora, sulle quali aveva posato distintamente gli occhi appena arrivato a Orbetello, non si poteva di certo reputare una locanda, anzi, forse ripensandoci bene assomigliava più a una casa dei fantasmi con quelle ante scure e il colore tutto sbucciato e scrostato dell’intonaco sui muri. Pietro frattanto era rimasto piuttosto disorientato e per di più scombussolato dall’ambiente, d’altronde poco adatto alla vita cui era abituato a condurre, tenuto conto che suo papà ...
... era un agiato e danaroso imprenditore lombardo, Beatrice viceversa, rideva per non piangere, Federica continuava a scuotere la testa, mentre Vanessa aveva assunto un’espressione che tendeva alla disperazione e alla completa sfiducia. Basilio si sentì posare una mano gelida sulla spalla e credendo che si trattasse d’uno zombie si voltò lentamente, per fortuna si trattava del suo amico Renato che aveva terminato di sistemare i bagagli dentro l’albergo. Dopo aver fatto le scale non capirono, perché l’addetto al banco dell’accettazione consegnò loro le chiavi, in quanto le serrature delle stanze erano state tutte disarcionate essendo state totalmente rimosse:
‘Non possiamo dormire in tre dentro queste stanze’ – sbraitò in modo repentino Vanessa, dopo aver visto l’interno della camera e quel miserevole talamo a due piazze collocato al centro.
‘Tu invece, a questo punto che cosa suggerisci’ – ribatté insistendo Renato.
‘Perché non prendiamo in affitto un’altra camera, così ci coricheremo in due, non trovi?’ – propose acutamente Vanessa.
‘Tieni presente che c’è tuttavia una contenuta sfumatura. Noi siamo tre maschi e tre femmine, perché questo indica e rivela che quantomeno in una camera dovranno starci un uomo assieme a una donna’.
‘E in tal caso? Che cosa cambierebbe, che cosa vorresti intendere?’ – ribatté prontamente Vanessa.
‘Con l’attuale calura di oggi, non reputo per nulla che voi ragazze siate concretamente al sicuro’ – ribadì ridendo malignamente ...