1. Storie di Tardone


    Data: 20/03/2019, Categorie: Feticismo Maturo Tabù Autore: Batman_112, Fonte: xHamster

    ... George sborrò come un cavallo da riproduzione senza poter più fare nulla. "George ma che cazzo fai?" sbottò la nonna mentre la sborra le schizzava addosso. Lui pietrificato dalla vergogna sperò solo che fosse un sogno.
    
    Fissava la nonna e lei fissava il ragazzo. Aveva ancora il cazzo in mano umido e pulsante. Vedeva chiaramente lo sperma in terra senza sapere cosa aspettarsi o augurarsi.
    
    E non si era ancora reso conto della cosa peggiore.
    
    La notò solo quando vide nonna Irene passarsi un dito sulla guancia umida. "Ma ti piace propio sborrarrmi in faccia?".
    
    "Nonna io...".
    
    "Certo dall'ultima volta che l'ho visto è cresciuto parecchio".
    
    "Si nonna è grosso vero?".
    
    "Il più grosso che io abbia mai visto" sgranò gli occhi la vecchia e quasi d'impulso aprì anche le gambe. Ora non era un caso poterle vedere la vulva.
    
    "E vorresti toccarlo?" ammiccò lui.
    
    "Farei di peggio te lo prenderei anche in bocca per sentire che gusto ha".
    
    "Si chiama pompino nonna".
    
    "Si lo so benissimo."
    
    "Sapessi le seghe che mi tiro immaginandoti...."
    
    "Lo so bello di nonna guarda che le tue lenzuola le lavo io".
    
    "Scusa".
    
    "Ma figurati. E' normale che con quell'uccellone da cavallo ne sborri secchiate".
    
    "E comunque ci sarebbe un bel modo per smettere di segarsi" ammiccò lui mentre ormai aveva raggiunto la massima erezione.
    
    Fece un passo avanti.
    
    "Nonna io non so come dirtelo".
    
    "Non dire nulla" lo tranquillizzò lei mentre con la mano iniziò a massaggiarlo ...
    ... delicatamente.
    
    "Oddio nonna".
    
    "Ti piace?".
    
    "E' una sega bellissima" mugugnò lui mentre le sue mani scivolavano pian piano sul corpo della vecchia.
    
    Timidamente ma poi sempre con maggior decisione George le infilò la mano sotto alla maglia e le afferrò un seno. "Posso?" domandò dolcemente strizzandole un seno.
    
    "No. Aspetta" disse Irene e sfilatasi in un lampo la maglia e il reggiseno bianco gli mostrò le grosse bocce in tutto il loro splendore.
    
    "O nonna" sospirò lui afferrandole i seni mentre lei aveva ripreso a segargli il cazzo.
    
    "Ti piacciono?". "Si nonna sono belle, belle come la tua fica".
    
    "Perchè tu è quella che vuoi vero?".
    
    "Si nonna la voglio si" ululò mentre lei si portava il suo uccello alla bocca e lo lappava delicatamente sulla cappella.
    
    "Nonna succhi da vera maestra".
    
    "Vuoi venire in bocca?" chiese lei tra una leccata e l'altra.
    
    "Noo. Ti voglio tutta. Tutta!!".
    
    "Allora datti da fare no" lo invitò lei.
    
    Preso coraggio non ci mise due volte. Si chinò carponi sulla poltrona e poggiò la testa fra le gambe della vecchia. Esitò a fissarla un istante. "Che hai?" chiese lei impaziente che già bruciava di desiderio.
    
    "Non l'ho mai fatto nonna non vorrei fare errori".
    
    "Ma figurati. Devi solo leccare. Dai tira fuori la lingua vedrai che sarai bravissimo".
    
    Ma George era ancora in grandissimo imbarazzo. Neanche in sogno aveva mai leccato la fica alla nonna.
    
    "Aspetta facciamo una cosa. Sdraiati a terra sul tappeto".
    
    Lui obbedì. ...
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