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Storie di Tardone
Data: 20/03/2019, Categorie: Feticismo Maturo Tabù Autore: Batman_112, Fonte: xHamster
... possono ficcarselo dentro. Se qualcuno viene mai a saperlo...”. “Ma io non lo dirò a nessuno te lo giuro”. “Davvero lo giuri?”. “Lo giuro. Mi cadesse il cazzo”. Così iniziammo a scopare. Dapprima lo facevamo ogni sera al buio della sua camera. Una, a volte due di seguito finchè stremati non ci addormentavamo nudi l'uno accanto all'altro ma ben presto venne naturale che, svegliandosi accanto a quei bei tettoni mi si rizzasse già appena aperti gli occhi e così finiva sempre che, ancor prima di colazione ci facevamo una ripassata veloce di solito a pecorina. Poi iniziai a fotterla anche dopo pranzo, quando si sedeva sulla poltrona in salotto per fare il pisolino e allargate le gambe metteva tutto in mostro comunicandomi nuove perverse idee. Lei non si tirava indietro, anzi le piaceva che mi chinassi davanti a lei e la fottessi prima di prendere sonno. Diceva che la rilassava. Lo facevamo quando era ora di farci la doccia che ormai potevamo solo farci l'uno accanto all'altro pompando a pecorina mentre l'acqua ci bagnava tutti. Lo facevamo in cucina mentre preparava il pranzo perchè appena si chinava sui fornelli a me veniva una gran voglia di sollevarle la gonna e lei me lo lasciava fare senza problemi. Insomma eravamo due autentici maiali da monta e in quell'estate arrivammo a farci una media di sei chiavate al giorno tanto che spesso lei aveva le labbra della patata rosse vive e io l'uccello che doleva per l'uso troppo intenso. Eppure non ci ...
... bastava mai. Messo a mollo il cazzo nel bidet per un po' ero pronto a pompare più di prima e lei lo stesso. Poi al mio compleanno la nonna mi regalò il suo culo. L'unico buco che ancora non le avevo tappato. Fu bellissimo. Fu il mio primo rapporto anale. Godevo come un pazzo tanto da farmi sgorgare lacrime di gioia. Lei tesa a pecorina se lo lasciava entrare fino ai coglioni lasciando che le sfondassi lo sfintere con tutta la mia forza fino a che non arrivò la sborrata finale. “Nonna che bello. Nonna quanto sei brava. Io sono certo che sei la miglior nonna del mondo”. Ora, dieci anni dopo, grazie alla troiaggine di una vicina di casa dalla lingua troppo lunga e la fica troppo in tiro i bei tempi erano tornati. Erano dieci anni che non andavo più a letto con Leonida e fu come la prima volta. Restai ancora da lei due settimane per le vacanze. Praticamente non ci alzammo mai dal letto. Michael Era sceso a fare la spesa al supermercato e mai avrebbe immaginato che l'impellente bisogno di pane gli avrebbe procurato un bel po di fica fresca... In effetti mentre vagava tra i reparti mai avrebbe creduto di trovarsi davanti Lella, una biondona ventenne alta e longilinea ma con due belle tettone dure e sode. Ciò che lo colpì fu la minigonna della ragazza così corta che quando si chinò per prendere una s**tola di pomodori non potè fare a meno di notare le sue mutandine bianche. Aveva dei lungjhi stivali fino al ginocchio e niente calze. Le sue ...